Sono ben 573 le banche che nel nostro Paese hanno aderito all’“Avviso comune” dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, riguardante la moratoria dei debiti delle piccole e medie imprese attraverso la sospensione del pagamento delle rate per quanto riguarda la quota capitale. Questo significa che ad aderire, in base agli ultimi dati forniti dall’ABI, è stato il 98,2% della totalità degli sportelli bancari presenti nel nostro Paese. Le maggiori richieste di moratoria sono arrivate dal comparto delle PMI industriali, quelle del settore alberghiero, e quelle racchiuse nella voce “altri servizi“. Alla data del 31 ottobre scorso, le banche hanno acquisito oltre 46 mila domande corrispondenti a finanziamenti in essere pari a ben 16 miliardi di euro; ebbene, di queste 46 mila domande ne sono state già esaminate ed analizzate circa 39 mila con un tasso di accoglienza del 75%.
Abi
Banche: Abi, rapine e bottino in calo nelle filiali
Il nostro sistema bancario per contrastare le rapine punta sull’adozione di sistemi di sicurezza sempre più evoluti unitamente alla formazione, al monitoraggio del fenomeno in maniera sistematica, ed all’incentivazione dell’utilizzo della moneta elettronica rispetto al contante. Su queste basi, nei primi sei mesi di quest’anno, le rapine in banca hanno fatto registrare una discesa del 25,5%, con i “colpi” che sono scesi dai 1.173 dello stesso periodo dello scorso anno alle 874 rapine del primo semestre del 2009. Questi dati, nello specifico, sono stati resi noti in data odierna dall’ABI in accordo con quanto rilevato dall’Ossif, il Centro di Ricerca dell’Associazione Bancaria Italiana che si occupa proprio della sicurezza.
Mutuo e conto corrente: online le guide pratiche della Banca d’Italia
A partire dalla giornata di ieri, per i privati, le famiglie e per chiunque ne volesse sapere di più in materia di mutui e di conti correnti, la Banca d’Italia ha pubblicato on line, sul proprio sito Internet, due guide pratiche: quella sul conto corrente è intitolata “Il conto corrente in parole semplici“, e quella sul mutuo “Il mutuo per la casa in parole semplici“; in questo modo, tutti possono acquisire le informazioni per capire come scegliere un mutuo e/o un conto corrente, quali sono gli aspetti su cui fare attenzione prima di aprire un conto o stipulare un finanziamento immobiliare, e quali sono i diritti del correntista e del mutuatario e, nel caso, come farli valere magari nel caso in cui dovessero sorgere delle controversie.
Prestito agevolato per i nuovi nati
Dopo una lunga attesa l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ed il Governo hanno siglato l’accordo per far diventare pienamente operativo il “Fondo per i nuovi nati“, uno strumento finalizzato ad aiutare le famiglie con nuovi nati o figli adottati nell’anno in corso attraverso l’erogazione di prestiti a tasso agevolato. L’accordo, tra Corrado Faissola, Presidente dell’ABI, e Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alle politiche per la famiglia, è stato siglato in data odierna, e prevede il conferimento nel Fondo di uno stanziamento pari a 25 milioni di euro a copertura delle eventuali insolvenze nella misura del 75% a carico proprio del Fondo per le politiche della famiglia.
Mutui prima casa: c’è la moratoria per quelli di Veneto Banca
Buone notizie per le famiglie che hanno acceso un mutuo con le banche del gruppo Veneto Banca. Banca Meridiana, Veneto Banca e Banca Popolare di Intra, infatti, hanno reso noto di aver anticipato l’Abi ed il Governo, e di propria iniziativa avviano la moratoria sui mutui per l’acquisto della prima casa da parte dei privati in scia sia al perdurare delle difficoltà congiunturali, sia in scia alla profondità della crisi. In questo modo, le famiglie che hanno stipulato mutui con Banca Meridiana nel Sud Italia, con la Banca Popolare di Intra nel Nord Ovest del nostro Paese, e con Veneto Banca a Roma e Nord Est, potranno avvalersi della moratoria che consiste nella possibilità di sospendere il pagamento delle rate da un minimo di sei ad un massimo di diciotto mesi.
Credito alle imprese, la difesa del presidente ABI Faissola
Chissà mai che qualcuno, in Italia, sentendosi preso in giro da banche giornali (spesso di proprietà delle prime…) ed istituzioni non cominci ad accarezzare l’idea di scuotersi dal torpore di comodo che lo ha rapito, ed incominci a meditare circa l’opportunità di impegnarsi in prima persona per guidare una trasformazione seria del – cosiddetto – “Sistema Paese”. Qualcuno ci spieghi perché, ad esempio, dinanzi al j’accuse portato avanti dal mondo dell’informazione circa la contrazione del credito alle imprese, le banche possano permettersi, per bocca del presidente della loro associazione (ABI) Corrado Faissola, di rispondere che invece i soldi ci sono, e sono ben più di quelli della media europea, pur senza ricorrere ai “Tremonti Bond”. Intanto, chissà perché, molte aziende chiudono per mancanza di liquidità: misteri…
Finanziamenti PMI: credito più veloce nel Friuli Venezia Giulia
Nella Regione Friuli Venezia Giulia l’accesso al credito a favore delle micro imprese e delle piccole imprese sarà in futuro più trasparente e più veloce nell’erogazione dei finanziamenti grazie ad un accordo siglato da un lato dalla Commissione regionale dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), e dall’altro dalle Associazioni di categoria delle imprese, ed in particolare dalla Confartigianato, Confcommercio, Confapi, Confcooperative, Legacooperative e Confindustria. Trattasi, nello specifico, di un accordo, unico nel suo genere in Italia, che non punta ad incidere sul libero mercato dell’accesso al credito, ma mira a promuovere in via volontaria l’adozione di processi che permettano di accelerare le pratiche nella concessione dei finanziamenti. Le banche aderenti, quindi, si impegneranno nella regione a rendere le procedure più veloci e più trasparenti, mentre le sedi regionali delle Associazioni di categoria che hanno siglato l’accordo si occuperanno di dare massima diffusione dell’iniziativa alle micro imprese ed alle piccole imprese associate.
Microcredito: Borsa di studio Abi per giovani ricercatori
Scadono alla fine del corrente mese i termini di partecipazione ad una borsa di studio da quattromila euro istituita dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, per i giovani ricercatori in ambito economico e finanziario. Trattasi nello specifico, di una borsa di studio sul microcredito nell’ambito del progetto ‘Microcredito Italia’ messo a punto per quei giovani ricercatori che risultano essere già impegnati in uno strumento importante sotto tanti aspetti come il microcredito. Per poter partecipare all’assegnazione della borsa di studio, il giovane ricercatore, oltre ad avere un’età non superiore ai trenta anni, deve essere altresì laureato in discipline economiche e finanziarie; una volta presentata la domanda di partecipazione al Bando, entro e non oltre la data di mercoledì 30 settembre 2009, nei trenta giorni successivi una commissione di esperti appositamente costituita provvederà a deliberare l’assegnazione della borsa di studio al progetto di ricerca che sarà giudicato migliore nell’ambito della definizione, attraverso lo strumento del microcredito, di un sistema che sia in termini economici sostenibile.
Home banking: meno costi e più comodità
Crisi per lo sportello tradizionale: gli italiani per dialogare con la propria banca, fare un bonifico, ricaricare il cellulare, chiedere un finanziamento, preferiscono accendere il proprio personal computer e comodamente seduti sulla poltrona di casa, operare con l’ormai celeberrimo internet banking.
Nel 2008 ben 53 milioni chiamate arrivate ai call center, 47% in più rispetto ai 34 milioni del 2007, di cui quasi la metà proviene da cellulari. Ecco perchè molte banche (80% secondo una stima dell’Abi) hanno reso accessibile il numero verde anche dal telefonino e completamente gratuite le chiamate. Secondo la rilevazone Abi Lab e dell’Ufficio Marketing e Customer Satisfaction sempre dell’Abi su un campione di 25 call center che servono 84 banche, emergono impiegati nel settore dell’internet banking pari al 75% del settore bancario.
Moratoria debiti PMI: aderiscono anche Creval e Banca Carige
Procede a grandi passi l’adesione degli istituti di credito italiani alla moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese in scia all’Accordo comune siglato nei giorni scorsi tra l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, e le Associazioni di categoria delle imprese. Nelle ultime ore, dopo Unicredit, Banca Intesa ed altre banche, anche il gruppo Creval, Credito Valtellinese, ha infatti aderito all’Accordo comune al fine di sostenere le PMI che hanno buone prospettive di redditività, ed ampi potenziali di crescita, ma che a causa della crisi finanziaria ed economica si trovano temporaneamente in difficoltà. La moratoria sui debiti delle PMI, infatti, permetterà alle aziende sane del nostro Paese di far fronte alle difficoltà potendo avvalersi della sospensione del pagamento della quota capitale dei finanziamenti stipulati con le banche che hanno aderito e aderiranno all’Accordo comune. Alla data dello scorso quattordici agosto, tra l’altro, quasi il 60% della totalità degli sportelli bancari italiani aveva già aderito all’Accordo comune.
Istituti Bancari aderenti al Prestito della Speranza.
A partire dal prossimo mese di settembre sarà possibile per le famiglie in difficoltà accedere al “Prestito della Speranza“, istituito a seguito di un accordo tra l’ABI e la CEI per aiutare i nuclei familiari che, colpiti dalla crisi economica, hanno perso le loro fonti primarie di reddito. Ebbene, l’Associazione Bancaria Italiana ha reso noto che già si registra l’adesione all’iniziativa da parte di oltre diecimila sportelli bancari, pari ad un terzo del totale; la lista completa ed aggiornata degli istituti di credito che aderiscono all’iniziativa ABI-CEI è reperibile sul sito Internet dell’ABI. A disposizione delle famiglie numerose, e di quelle dove sono presenti persone gravate da disabilità e malattia, c’è un plafond di finanziamenti pari a ben 180 milioni di euro in scia ad un apposito Fondo di garanzia delle CEI avente una dotazione pari a trenta milioni di euro.
Finanziamenti bancari: via libera a moratoria debiti PMI
In linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane, a seguito di una serie di incontri tra il sistema bancario, quello delle imprese ed il Governo, l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha reso noto che è stato ufficialmente siglato l’Accordo comune riguardante la sospensione, a favore delle imprese, del pagamento della quota capitale dei mutui. L’iniziativa è destinata ad agevolare quelle imprese che si trovano in temporanea difficoltà a causa della crisi, e riguarda non solo le rate dei mutui stipulati dalle imprese, ma anche i leasing, sia mobiliari, sia immobiliari, ed i crediti a breve termine concessi alle imprese per far fronte nel breve periodo alle esigenze ed alle elasticità di cassa. Le agevolazioni, riguardando la quota capitale dei mutui, prevedono quindi che gli interessi sul credito debbano essere comunque pagati in corrispondenza delle scadenze originarie; al beneficio possono accedere tutte quelle imprese che, prendendo a riferimento la data del 30 settembre del 2008, risultavano essere classificate, dagli istituti aderenti all’avviso comune, “in bonis“.
Gli immigrati pagano tassi più elevati sui finanziamenti
Le imprese chiedono meno finanziamenti perchè non hanno la certezza di poter restituire il debito e le banche d’altro canto sono sempre più prudenti nell’erogare prestiti. Il rapporto della Banca d’Italia sulle economie regionali illustra la situazione dle credito italiano in questi tempi di crisi.
Le richieste di finanziamento da parte delle imprese sono cresciute pochissimo (poco al di sopra dello zero) nel quarto trimestre del 2008 e la situazione non é migliorata nei primi tre mesi del 2009. L’indagine ha inoltre rilevato che le richieste di finanziamento sono cresciute più nel Mezzogiorno che al Centro-Nord.
Microcredito: Credito Bergamasco a sostegno delle famiglie in difficoltà
Nell’ambito dell’accordo sul microcredito per le famiglie in difficoltà stipulato dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, con la CEI, Conferenza Episcopale Italiana, anche il Credito Bergamasco ha annunciato d’aver aderito all’accordo-quadro per la concessione di piccoli prestiti ai nuclei familiari ed ai soggetti in condizioni di bisogno. Trattasi, nello specifico, di finanziamenti garantiti da un Fondo, istituito ad hoc nell’ambito del programma nazionale per il microcredito, avente una dotazione iniziale di 30 milioni di euro, ma che nel tempo è con ogni probabilità destinata ad aumentare. I prestiti sono erogabili a favore di tutte quelle famiglie, con almeno tre figli a carico, che hanno perso la loro unica fonte di reddito; ma anche soggetti e famiglie dove ci sono componenti che versano in uno stato di malattia grave e/o disabilità.