In Italia, per una serie di ragioni che non è il caso di ricordare qui, la motorizzazione privata è molto più capillarmente diffusa rispetto a quanto non lo sia la mobilità pubblica, ragion per cui (non l’unica, ma certo una delle più importanti) le nostre città non sono estese come quelle di altri Paesi del mondo ma sono altrettanto – se non di più – trafficate. Tutte le famiglie hanno mediamente una, due se non addirittura tre automobili di proprietà, anche nonostante questo sia un bene che subisce con il tempo continue “perdite secche” di valore, all’anima di chi investe per acquistarle. Fatta la macchina, bisogna fare anche in modo che possa circolare: bollo, revisioni, carburante e persino un’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile. Siccome quest’ultima la si può scegliere, facciamo almeno in modo di costruircela come più ci aggrada.