Per i commercianti che vogliono tenere bassi i costi, senza rinunciare ai servizi utili per la gestione dell’attività utilizzando un conto corrente, e per quelli che utilizzano i servizi POS, il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo ha ideato “Conto Commercio“, il conto corrente per i commercianti che permette di andare a risparmiare sulle spese di gestione semplicemente andando ad attivare il servizio POS. Il canone del Conto Commercio è fisso e pari a 10 euro, ma si azzera andando ad attivare un contratto di POS Moneta Online o Setefi; nel canone sono comprese le operazioni POS in maniera illimitata ma anche quelle bancarie effettuate con i canali alternativi alla filiale, ovverosia il telefono, Internet e lo sportello bancario ATM; le operazioni in filiale o attraverso altri canali, senza costi aggiuntivi rispetto al canone mensile, si possono fare ma in numero di massimo 30 operazioni al trimestre, mentre quelle eccedenti costano 1,20 euro l’una.
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Fondo di solidarietà mutui: le banche (per ora) rifiutano le richieste
Le famiglie italiane in difficoltà con il pagamento della rata mensile del mutuo devono ancora purtroppo aspettare prima di poter far leva, nel rispetto dei requisiti richiesti, sulla misura inerente il Fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa. In accordo con quanto denuncia il Sunia, il Sindacato degli Inquilini, per il momento tale misura, in assenza della nomina del cosiddetto Gestore, è infatti in tutto e per tutto un bluff visto che gli Istituti di credito stanno respingendo le richieste, peraltro verbali, di accesso alla misura da parte delle famiglie in difficoltà. Il Fondo di solidarietà sui mutui, lo ricordiamo, è partito lo scorso 2 settembre 2010 ma solo formalmente visto che ancora la misura non è pienamente operativa come si evince tra l’altro visitando l’apposita pagina Web del sito Internet del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro dove ancora non è stata messa a disposizione online la relativa modulistica.
Prestito lavoro e formazione Carige per i giovani
Per il lavoro e per la formazione il Gruppo Banca Carige propone prodotti specifici pensati, ideati e lanciati sul mercato per i giovani che hanno la necessità di accedere al credito per realizzare i propri sogni ed i propri progetti. “Prestito Lavoro” è il prodotto di finanziamento agevolato per chi vuole avviare un’attività lavorativa andando a scommettere su se stessi; “Prestito Lavoro” di Banca Carige è in tutto e per tutto un prestito speciale visto che si possono ottenere fino a 10 mila euro per l’avviamento dell’impresa ad un tasso pari solo all’euribor, mentre dai 10 mila euro ai 30 mila euro vengono proposte condizioni di tasso agevolato. Per chi invece vuole affinare le proprie competenze, partecipando a corsi di formazione, iscrivendosi a scuole di specializzazione, oppure per il master o per la laurea, con il “Prestito Formazione” il Gruppo Banca Carige offre ai giovani la possibilità di ottenere credito fino a 3 mila euro per l’acquisto dei libri di testo, oppure sempre fino a 3 mila euro per acquistare un computer.
Carta Mastercard multifunzione AmaMi Card
E’ una carta prepagata ricaricabile del circuito Mastercard, ma anche uno strumento che permette ai residenti ed ai turisti di fruire a Milano di tanti servizi che spaziano dall’accesso ai mezzi pubblici ai musei convenzionati, e passando per l’acquisto di biglietti per eventi a condizioni agevolate. Trattasi di Milano AmaMi Card, una carta multifunzione che si può richiedere solo a Milano e, tra l’altro, solo presso le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo in Città. All’atto dell’acquisizione di Milano AmaMi Card da parte del titolare, lo strumento può essere utilizzato anche come una carta prepagata al portatore ricaricabile una sola volta fino ad un massimo di 150 euro. Pur tuttavia, se si è maggiorenni, all’attivazione o successivamente è possibile attivare le funzionalità bancarie che permettono, tra l’altro, di prelevare contanti, effettuare acquisti su Internet, e pagare in maniera rapida e veloce con MasterCard PayPass gli acquisti fino ad un importo pari a 25 euro.
Finanziamenti banche inaccessibili se peggiora il rating
Gli istituti di credito in Italia tendono a far confluire nella Centrale Rischi gli esiti negativi relativi alla concessione di leasing, credito per anticipi fatture e finanziamenti, con la conseguenza che poi le società e le ditte, rivolgendosi ad anche altre banche, si trovano la strada non sbarrata, ma direttamente chiusa visto che di riflesso peggiora il rating aziendale. Questo, in particolare, è quanto sostiene l’Associazione Codici nel raccontare il caso di un’azienda che si è trovata con un impianto fotovoltaico installato perfettamente funzionante e messo in esercizio, ma senza poter ottenere il finanziamento finalizzato alla sua realizzazione. Trattasi di una storia di finanziamenti negati che non è dissimile a tante altre sul nostro territorio che contribuiscono a mantenere basso il nostro livello di crescita economica.
Conto Salvadanaio Special Unicredit: rende fino al 2%
I soldi sono sempre disponibili, zero sono le spese di apertura e di gestione, e zero è l’imposta di bollo che pesa ogni anno sul classico conto corrente per ben 34,20 euro, ovverosia 8,55 euro a trimestre. Sono queste le principali caratteristiche del Conto Salvadanaio Special di Unicredit, uno strumento ideato dal colosso bancario europeo per far fruttare la liquidità con rendimenti che, a seguito di una promozione in corso, possono arrivare fino al 2% lordo annuo. In particolare, per il Conto Salvadanaio Special di Unicredit aperto dall’1 luglio 2010 e fino al 30 settembre 2010, viene offerto un tasso, fino al 30 settembre 2010, del 2% lordo annuo se le somme depositate superano la soglia dei 100 mila euro. Sotto i 100 mila euro, ma sopra i 75 mila euro, il rendimento annuo lordo è all’1,75% e così via a scendere fino ad arrivare all’1% annuo lordo per le somme sopra i 25 mila euro ma sotto i 50 mila euro.
Conto inTasca Creval: carta ricaricabile e conto corrente insieme
Si chiama “Conto inTasca“, ed è l’ultimissima novità annunciata in materia di servizi bancari dal Gruppo bancario Creval – Credito Valtellinese, per chi vuole utilizzare uno strumento che è carta ricaricabile, ma che racchiude altresì le funzionalità tipiche di un conto corrente. “Conto inTasca” è ideale per chi, oltre a voler fruire di strumenti innovativi, è attento ai costi di gestione; il prodotto è pensato per la clientela giovane che alle classiche funzioni della carta ricaricabile vuole sfruttare le funzionalità di base del conto corrente senza possederlo. A “Conto inTasca” è infatti associato il codice IBAN, riportato sul retro della carta, che permette di disporre e ricevere bonifici, attivare i Rid, domiciliare le bollette delle utenze, per esempio la luce e/o il gas, a fronte del vantaggio di poter avere lo strumento, per sempre, a costo zero. “Conto inTasca” ha infatti zero costi di attivazione e canone zero a fronte della possibilità di utilizzare lo strumento di pagamento anche su Internet, in tutti quei siti dove vengono accettate le carte del circuito Visa.
Toscana: fondo di microcredito per nuove imprese
La Regione Toscana pone attenzione sulle nuove piccole imprese: sarà creato un nuovo Fondo, con finalità di sostegno all’occupazione, che dovrebbe coinvolgere anche la Camera di Commercio, le banche, gli enti locali e previdenziali ed i privati. Lo conferma l’onorevole Riccardo Nencini, l’Assessore al Bilancio ed alle Finanze della Regione Toscana. Nello specifico saranno erogati microcrediti sia ai giovani, con età compresa fra i 20 ed i 35 anni, che desiderino iniziare un’attività economica, sia a coloro che hanno perso il posto di lavoro, a causa della crisi, o comuqnue a tutti coloro con difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. In Italia la disoccupazione continua a crescere. I dati diffusi dall’Istat rilevano un tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2010 al 9,1 per cento dal 7,9 dello stesso periodo del 2009. Siamo al livello più alto dal primo trimestre del 2005. Le previsioni degli analisti parlano di un ulteriore aumento, dopo i 528mila posti di lavoro già persi a fine 2009 in due anni di crisi economica.
Finanziamenti Toscana in aumento per famiglie ed imprese
Nello scorso mese di marzo in Toscana, a favore delle imprese locali, comprendendo anche le famiglie produttrici, sono stati erogati complessivamente 68 miliardi di euro circa di finanziamenti, andando a segnare un incremento del 3,8% rispetto allo stesso mese del 2009. A comunicarlo nei giorni scorsi è stata l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) Toscana durante un incontro sul territorio regionale con la stampa al fine di fare il punto sul sistema bancario locale e sul sostegno degli Istituti di credito ai settori dell’economia toscana ed alle famiglie residenti. Nel dettaglio, a fronte di un totale di 68 miliardi di euro circa di finanziamenti alle imprese locali, nel marzo scorso 29 miliardi di euro, con una crescita su base annua robusta, e pari all’11,4%, sono andati alle famiglie consumatrici a fronte di un incremento dei depositi, da parte della clientela, in crescita del 5,5% a 56,6 miliardi di euro. Nonostante quindi la difficile congiuntura, il sistema bancario italiano nella Regione Toscana sta continuando a dare sostegno alle famiglie ed alle imprese sebbene nello stesso tempo gli Istituti di credito, in accordo con quanto riportato dall’ABI, stiano scontando un sensibile aumento delle sofferenze.
Val d’Aosta: tassi più alti d’Italia
Nella “Giornata dell’economia” e’ stato evidenziato in Valle d’Aosta una differenza di due punti percentuali nel tasso annuo effettivo globale (Taeg) nella regione rispetto ad altre zone del Nord Italia. L’analisi dei tassi applicati in Valle d’Aosta dalle banche sarà oggetto di un incontro convocato per domani dal presidente della Regione, Augusto Rollandin, alla quale prenderà parte anche l’assessore alle finanze Claudio Lavoyer. La riunione ha lo scopo di chiarire i motivi che spingono il tasso sugli affidi, in particolare alle imprese, di due punti superiore a quello applicato a Bolzano. Per quanto riguarda i prestiti a medio e lungo termine la percentuale e’ del 4,00 in Valle d’Aosta, risultando il tasso più alto fra tutte le regioni italiane, contro il 2,99 in Trentino Alto Adige (3,20 a Bolzano) mentre la media nazionale e’ del 2,68 per cento.
Conti correnti: mobilità clientela in aumento
In materia di servizi bancari, ed in particolare per i conti correnti, la mobilità della clientela in Italia è aumentata sensibilmente dal 7,68% dell’anno 2007, al 13,1% del 2009. A mettere in evidenza questo dato è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana che, con una nota ufficiale, ha posto l’accento sul fatto che la Banca d’Italia ha fornito in materia di conti correnti dei risultati fortemente diversi rispetto a quelli che sono stati indicati dall’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust). In particolare, l’ABI in merito sottolinea come in media ci sia stata una riduzione del 41% delle commissioni applicate sui conti affidati, e del 35% sui conti correnti non affidati. Migliora altresì la mobilità in materia di mutui con il 25% delle nuove erogazioni che hanno riguardato il trasferimento di finanziamenti immobiliari da una banca ad un’altra attraverso le operazioni di surroga o di sostituzione. Ma come si cambia il conto corrente o il mutuo?
Conti correnti Specchio del Banco Popolare
Specchio Tuttofare, Specchio Tuttotasso, Specchio Tuttonline e Specchio Tuttoperuno. Sono questi i conti correnti, della gamma “Specchio” del Gruppo Banco Popolare, che si fanno letteralmente in quattro per soddisfare le specifiche esigenze della propria clientela in materia di remunerazione delle giacenze, bassi costi, carte di pagamento, banca via Internet e trading online. In particolare, il conto corrente Specchio Tuttofare nasce come un conto senza sorprese perché ha le operazioni illimitate gratuite, e quindi è ideale per chi fa un uso intensivo del rapporto bancario attraverso bonifici, pagamenti, prelievi e domiciliazione di utenze. Specchio Tuttotasso è invece il conto corrente ideato per chi da un lato non vuole perdere il privilegio di utilizzare i servizi bancari, ma dall’altro vuole ottenere dalle giacenze una remunerazione; in questo caso le operazioni gratuite in conto sono 60 all’anno e quindi con una media pari a due al mese.
Investimenti famiglie: aumentano polizze vita e depositi bancari
Nel terzo trimestre dello scorso anno la quota di fondi pensione, trattamento di fine rapporto (Tfr) ed assicurazioni ramo vita, è cresciuta del 4,8% tra gli asset finanziari detenuti dalle famiglie consumatrici. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo Monthly Outlook del mese di maggio 2010, precisando al riguardo come le attività finanziarie sopra citate alla fine del terzo trimestre dello scorso anno rappresentassero una quota pari al 16,7% del totale degli asset finanziari detenuti dalle famiglie; la percentuale è inoltre in leggero aumento se si considera che nel terzo trimestre del 2008 era pari al 16,5%. Nonostante la crisi, quindi, il mercato delle polizze vita continua ad andare bene anche perché le compagnie, in linea con l’orientamento e le esigenze assicurative e di risparmio delle famiglie, hanno puntato sulle polizze vita tradizionali piuttosto che su quelle aventi una componente finanziaria più o meno elevata.
Finanziamenti alle famiglie accelerano in Italia
Nel primo trimestre del corrente anno in Italia l’attività delle banche italiane è stata tale che sono aumentati, segnando una dinamica in netta accelerazione, i finanziamenti che sono stati concessi alle famiglie consumatrici, ponendo così il nostro Paese in una posizione di leader su scala europea. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo “Monthly Outlook” del mese di maggio 2010, sottolineando inoltre come su scala regionale in Italia la dinamica crescente sia stata ancor più accentuata in Puglia, Regione Campania, Regione Toscana e Regione Calabria. In prevalenza, nel primo quarto del 2010 la dinamica crescente dei finanziamenti alle famiglie italiane consumatrici ha interessato l’accesso al credito, e quindi la stipula di mutui, per l’acquisto di unità immobiliari ad uso residenziale.