Erogazioni di prestiti verso l’aumento grazie all’intervento della BCE

 Nel corso del mese di giugno gli interventi di politica monetaria realizzati dalla BCE, Banca Centrale Europea, hanno aperto una serie di prospettive positive per il settore dei prestiti che nei mesi passati ha vissuto un lungo periodo di contrazione. Per il resto del 2014 e gli anni a venire si prevede infatti una riduzione del costo del denaro e una maggiore quantità di liquidità nel mercato, fattori che saranno di sicuro aiuto in relazione alla facilità di accesso e alla possibilità di erogazione. 

La liquidità delle banche centrali viene trasmessa all’economia reale?

 In questo post vogliamo proporre un breve momento di riflessione su quello che sta avvenendo – e che in realtà avviene già da diversi mesi –  a livello di politica monetaria condotta dalle banche centrali e a livello di finanza internazionale e economia reale. Vogliamo cioè capire se in questo periodo in cui c’è un così disperato bisogno di credito, questi tre importanti settori dell’economia siano effettivamente in comunicazione tra loro e si supportino a vicenda. 

Meno costi per i mutui grazie all’intervento della BCE

 Solo il 5 giugno scorso si è avuta la riunione del consiglio direttivo della BCE, la Banca Centrale Europea, nel corso della quale l’Istituto di Francoforte ha perso decisioni senza precedenti nella storia monetaria europea. Queste decisioni non convenzionali avranno lo scopo di una nuova immissione di liquidità all’interno dello spazio economico europeo e di favorire la ripresa della produzione sotto molti punti di vista. 

Bankitalia invita le banche a concedere più credito

 Più credito alle imprese e alle famiglie italiane. Solo questa ricetta potrà infondere una nuova marcia all’economia italiana e far decollare la ripresa nel nostro paese. E’ questo il pensiero espresso di recente dai vertici di Bankitalia nel corso di un convegno sulle banche popolari italiane, che rappresentano una grande realtà del paese. 

Mario Draghi apre all’acquisto di bond in un prossimo futuro

 Il presidente dalla Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha recentemente rilasciato una intervista ad un quotidiano olandese nella quale ha tracciato un quadro della situazione economica che il Vecchio Continente sta attraversando, mettendo in luce quale sarà l’operato e la linea che la BCE continuerà a seguire in queste circostanze. 

Il FMI invita la BCE ad acquistare titoli di Stato con la bassa inflazione

 L’Europa si avvia verso un periodo di inflazione destinata a rimanere bassa ancora per lungo tempo, molto probabilmente. Per questo motivo arrivano i suggerimenti del Fondo Monetario Internazionale – FMI – per il prossimo indirizzo di intervento di Mario Draghi e della BCE, la Banca Centrale Europea, nel caso in cui la situazione non dovesse modificarsi in meglio. 

La BCE pronta al quantitative easing e alle misure non convenzionali

 La Banca Centrale Europea – BCE – ha pubblicato il bollettino mensile relativo al mese di giugno, nel quale vengono recepite le decisioni prese dal consiglio direttivo nel corso della seduta del 5 giugno 2014, le quali sono rivolte al superamento del particolare momento economico e monetario che l’Europa sta attraversando. 

Le nuove misure della BCE e le conseguenze sul mercato dei mutui

 La Banca Centrale Europea proprio nel corso della scorsa settimana si è pronunciata sulle nuove misure che verranno prese in merito al settore del credito e a quello della politica monetaria dell’euro in generale al fine di sostenere l’economia europea e la crescita dell’inflazione. All’interno di questo pacchetto di nuove norme ci sono numerosi interventi straordinari per l’incremento della circolazione della liquidità in Europa ma sembra essere rimasto escluso il mercato dei mutui. Vediamo perché. 

La BCE mette fine alle sterilizzazioni e apre alle ABS

 In alcuni post pubblicati in precedenza abbiamo visto quali sono state le decisioni della BCE – Banca Centrale Europea – nel corso della riunione dell’ultimo consiglio direttivo dell’istituto che si è tenuto qualche giorno fa a Francoforte. In quella circostanza la BCE si è pronunciata sui provvedimenti richiesti dalla particolare situazione che l’Europa sta attraversando, fatta di un ristagno dei prezzi in un clima di deflazione e di problemi di liquidità sul fronte del credito. 

Dalla Banca Centrale Europea nuove misure per rilanciare il credito

 Nel corso dell’ultima riunione del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea sono state prese le misure necessarie per reagire alla deflazione che sta colpendo le nazioni europee in questo periodo, tra le quali primeggia un ulteriore taglio dei tassi di interesse ad un nuovo minimo storico dello 0,15 per cento. 

La BCE porta i tassi di interesse al nuovo minimo storico dello 0,15%

 Dopo giorni di attesa arrivano le decisioni della Banca Centrale Europea – BCE – contro la deflazione e la morsa del credito che affliggono i paesi europei. Nel corso della giornata del 5 giugno 2014, infatti, si è riunito come previsto il consiglio direttivo dell’Istituto di Francoforte e sono state successivamente annunciate le nuove misure che attendono l’euro e l’Europa. 

Il calo dell’ inflazione richiede l’intervento della Banca Centrale Europea

 La situazione dell’inflazione ha ormai raggiunto un livello tale da richiedere l’intervento della Banca Centrale Europea. I prezzi dei beni di consumo anche in questo ultimo periodo sono continuati a scendere e tutti si aspettano che l’istituto di Francoforte prenda qualche provvedimento per contrastare la bassa inflazione e il potere dell’euro, anche al di là degli interventi che sembrano ormai più scontati come un ulteriore taglio dei tassi di interesse e l’applicazione di un tasso sui depositi parcheggiati presso la BCE.

Le banche europee si preparano a pagare alte sanzioni

 Il sistema bancario europeo attende da qui a breve l’intervento dei regolatori della Banca Centrale Europea – BCE – che valuteranno le azioni scorrette compiute dai bancari nel corso dell’ ultimo periodo. Una recente ricerca elaborata dagli esperti di una delle più grandi banche svizzere, il Credit Suisse ha stimato che i rischi di sanzioni a cui i banchieri europei sono attualmente esposti ammontano a circa 104 miliardi di dollari, una cifra che eguaglia quella pagata al tempo della crisi dei mutui subprime alcuni anni fa. Ma si ha anche l’impressione che questi calcoli siano abbastanza ottimistici come accaduto in passato, quando le sanzioni arrivarono a toccare il doppio.

La BCE presenta la nuova banconota da 10 euro in circolazione da settembre 2014

 Il prossimo 23 settembre 2014 la Banca Centrale Europea metterà in circolazione le nuove banconote da 10 euro della serie Europa, che andranno ad affiancare le nuove da 5 euro che hanno debuttato nell’anno passato. Per informare i futuri utilizzatori sulle differenze esistenti tra le nuove e le vecchie banconote, in particolare commercianti e piccole imprese, la BCE sta inviando in questo periodo degli opuscoli informativi contenenti una descrizione delle stesse.