Sul mercato automobilistico e motociclistico, stanti i dati delle vendite in gennaio, è tempo di offerte “folli” (il termine, si guardi bene, non viene usato in senso spregiativo). I due settori, infatti, sembrano soffrire più di altri gli effetti della crisi economica esplosa lo scorso ottobre: tra chi perde il lavoro, chi finisce in cassa integrazione e chi magari ha investito parte dei propri risparmi senza ricavare quanto sperato, sono in molti ad aver deciso di tirare la cinghia, rinunciando all’acquisto di beni non necessari. I Governi dei Paesi più industrializzati hanno fatto, o si stanno apprestando a fare, la loro parte approntando un piano di stimoli quali ecoincentivi o aiuti a fondo perduto, mentre dall’altra parte le Case hanno rivisto al ribasso i listini. Ma “motorizzarsi” resta un lusso, anche per via delle spese accessorie. Come l’assicurazione…
carta di credito
Carrefour presenta Pass MasterCard: carta di credito e carta fedeltà
Il settore dei servizi finanziari vive una fase di concorrenza spietata tra i brand più disparati: se fino a qualche anno addietro, infatti, c’erano solo le banche a contendersi la torta, oggi nuovi soggetti si stanno avventando su questo mercato nell’intento di diversificare le proprie voci d’entrata. Tra i marchi che non t’aspetti, ecco farsi strada le grandi catene di supermercati: da un lato, il desiderio di questi soggetti di legare a sé la clientela, offrendo servizi che garantiscono – tra le altre cose – sconti sugli acquisti che altrove non si potrebbero ottenere; dall’altro, la possibilità di fare leva sull’abitudinarietà del consumatore.
“Social Card”, la Sinistra accusa: “Crediti non ancora erogati”
Fece discutere quando venne lanciata (in grande stile, con una conferenza stampa del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti); continua a dividere anche oggi, ad ormai due mesi di distanza. Stiamo parlando, l’avrete capito, della “Social Card”, la Carta per gli acquisti varata dal Governo a fine novembre come misura anti-crisi: 40 €uro di sussidio mensile, erogato ogni due mesi, per quegli indigenti che vivono con meno di 6mila €uro all’anno. Ovvero, all’incirca, un milione e mezzo di italiani.
A due mesi di distanza, sono ancora una volta le voci dei delusi a levarsi. Se i 40 €uro al mese del sussidio ora sembrano non scandalizzare più nessuno (“E’ un elemosina”, protestò all’epoca l’opposizione), ad essere finiti all’indice sono invece i malfunzionamenti della Tessera Sociale, al centro di interrogazioni parlamentari e di trasmissioni televisive.
Le carte di credito della Banca Popolare di Vicenza
Banca Popolare di Vicenza offre alle Imprese una gamma di carte utili per snellire ed agevolare il pagamento di dipendenti e collaboratori oltre alle normali spese di rappresentanza. Banca Popolare di Vicenza offre le Carte di Credito Aziendali Silver, Gold, Business e CartaSì alle aziende dinamiche che intendono utilizzare sistemi di pagamento innovativi.
Le Carte di Credito Aziendali infatti, costituiscono il più sicuro sistema di gestione accentrata delle spese aziendali di rappresentanza e di trasferta dei titolari e dei loro collaboratori. L’uso delle Carta di Credito permette all’azienda di evitare l’erogazione di anticipi di contante per viaggi e trasferte e di ricevere un rendiconto dettagliato, per carta ed utilizzatore, delle singole operazioni tramite estratti conto mensili utilizzabili ai fini fiscali.
Inoltre consente di posticipare a fine mese, e con un unico addebito, il regolamento delle spese sostenute. Tramite le Carte di Credito aziendali – carte di credito operanti su primari circuiti internazionali e pertanto accettate in tutto il mondo per acquisti tramite Pos, Voucher, Internet ed anticipo contanti presso sportelli bancari – Banca Popolare di Vicenza garantisce (oltre a condizioni economiche concorrenziali) semplicità gestionale e di utilizzo, sicurezza, affidabilità e flessibilità del prodotto alle esigenze dell’impresa.
Conti sempre più fruttuosi con SuperSave
Banca Fineco, la preferita dagli italiani con il suo 91% di gradimento stando alle fonti Nielsen, ha lanciato la sua sfida ai conti correnti di nuova generazione con il nuovo investimento SuperSave capace di far lievitare gli interessi ad un conto già di per sé molto conveniente. Ma iniziamo dal principio.
Il conto corrente di Fineco prevede di default un 2,25% di interesse lordo (1,64% netto) a fronte di una giacenza minima di €2000 (0,25% se la giacenza è inferiore).
Le spese fisse sono di € 5,95 al mese ma sono degressive in quanto al verificarsi di ciascuna delle seguenti opportunità il prezzo decresce fino alla possibilità di annullarsi del tutto. In caso di: A) Accredito dello stipendio o con un versamento mensile di 400 €; B) 300 € spesi con carta di credito, carta ricaricabile o Pagobancomat; C) ogni 2.000 € di risparmio gestito; D) ogni 2.000 € di compravendita titoli; E) ogni 10.000 € di titoli in portafoglio o liquidità sul conto il canone diminuisce di un euro per volta.
Consulenze personalizzate da Unicredit
Per chi vuole ottenere il massimo dal suo rapporto con la banca, Unicredit ha in serbo una grossa novità: un consulenza a completa disposizione del cliente tutti i giorni dell’anno con un tutor che può svolgere funzioni prima riservate solamente al correntista. L’utilità dell’ “aiutino”è visibile soprattutto in caso di possesso di un portafoglio titoli perché durante tutto il corso dell’anno solare l’investitore può effettuare delle fermate intermediare e capire dove esattamente sta andando il suo denaro.
Il portafoglio è depositato presso un’altra banca? Nessun problema anche in questo caso: la consulenza riguarda anche titoli in cura presso altri istituti. I vantaggi però non terminano qui: assieme al dossier il contraente può anche aprire un conto corrente specifico con dei benefit non di poco conto. Innanzitutto la possibilità di avere un conto all-inclusive che, con un canone di soli 12 euro, consente operazioni illimitate, uno sconto del 30% sulle commissioni di investimento e tutti i servizi online del gruppo.
Conto Tascabile di Che Banca!
“Che Banca!”, la neonata filiazione on-line del gruppo Mediobanca, punta a liberare gli italiani dalla necessità di possedere un conto corrente. E’ per questo che ha approntato uno strumento denominato
Cartasì Fondazione Culturale Responsabilità Etica: in campo economia e sociale
Visa o Mastercard, la carta di credito è lo strumento comodo e sicuro per ogni tipologia di acquisto presso gli esercizi commerciali e via Internet. Nella nuova gamma di servizi rivolti alla clientela, evidenziano un valore prezioso – anche per il risvlto sociale che si portano dietro – le carte di credito di Banca Etica, tutte “Affinity“, cioè collegate a realtà del Terzo settore che da tempo hanno avviato un percorso di condivisione dei valori di Banca Etica.
Senza costi aggiuntivi per il cliente, Banca Etica retrocede all’associazione collegata alla carta un contributo fisso per ogni nuova carta emessa e una percentuale sugli importi spesi dal cliente.
Tutte le carte di nuova emissione contengono il microchip, un’innovazione tecnologica in linea con la normativa europea per aumentare il livello di sicurezza dei pagamenti/prelevamenti e arginare il fenomeno della clonazione.
Banca Carige e la sua nuova Carta Quattroruote
Ogni giorno sulle nostre strade la maggior parte della popolazione si muove in auto (o, comunque, con un mezzo proprio). Questo bacino d’utenza non poteva rimanere scoperto dall’interesse di un istituto come Carige, da sempre attento alle esigenze ed al rapporto umano con i propri clienti.
Dall’esperienza del gruppo, abbinata all’affidabilità di Visa e Mastercard ed al know-how di Quattroruote, è nata una nuova carta di credito dedicata agli automobilisti e ai loro familiari.
Primo fattore d’interesse è dato dal fatto che la carta può essere aggiunta ad un’altra già di proprietà del correntista in modo da poter tenere maggiormente sotto controllo le spese effettuate o, in alternativa, può essere emessa parallelamente con la spedizione di un unico estratto conto cumulativo.
Restano inalterati tutti i vantaggi delle carte di credito tradizionali. La vera innovazione, però, sta nei benefit specifici riservati ai possessori, che possono così contare su convenzioni veramente vantaggiose.