Carta prepagata Ego Go di Credem

 Così come la maggioranza degli istituti di credito italiani, anche Banca Credem mette a disposizione della propria clientela una serie di carte prepagate ricaricabili, ampiamente utilizzabili nella Penisola e nel resto del mondo.

Una di queste carte prepagate prende il nome di Ego Go, e si rivela essere un utile strumento di prelevamento e di pagamento per chi desidera entrare in possesso di un servizio scollegato dal conto corrente, con una vasta serie di operazioni effettuabili.

La carta è infatti operativa sul circuito Mastercard, diventando così utilizzabile sia per le operazioni di prelevamento da sportello automatico, che per quelle di pagamento presso esercizi commerciali convenzionati o su portali internet abilitati.

La quota di emissione della carta è pari a 7,95 euro, mentre non è prevista alcuna quota associativa annuale.

La ricarica dello strumento può essere effettuata tramite internet banking, banca telefonica, bonifico, o direttamente presso gli sportelli dell’agenzia. Il costo della ricarica è pari a 0,49 euro per operazione con internet banking, 1,49 euro con banca telefonica, 0,99 euro tramite bonifico e 1,99 euro tramite filiale.

Carta prepagata Ego Go di Credem: per le esigenze di tutti

 Come è possibile unire tra loro un’atavica, forse archetipica, abitudine all’utilizzo “consapevole” e accorto del denaro, con il dinamismo e la richiesta di soluzioni “comode” che è propria soprattutto delle nuove generazioni? Come insegnare il valore del risparmio – e dei risparmi – ai propri figli, ma senza dover temere che tutto quel “gruzzolo” che essi sapranno mettere insieme non gli venga soffiato via da qualche malintenzionato? La risposta, forse proprio perché unisce due esigenze tanto lontane eppure coincidenti, ha un nome che è un misto di lingua latina – dei padri – ed inglese (la prediletta dai figli): Carta “Ego Go” di Credem.

Conto Friends di Credem: riservato ai più giovani. E c’è l’iPod

 Sarà stata una rivoluzione culturale “dolce”, non ancora del tutto perfezionata; sarà stata – chissà – la crisi economica… “Sarà quel che sarà”, come diceva una canzone di qualche anno fa, resta il fatto che nei discorsi dei leader politici, così come nelle misure adottate dai principali governi, sembra che il mondo stia riscoprendo l’importanza delle giovani generazioni. Non sappiamo se questo avvenga per “scaricare” sulle spalle di qualcun altro problemi che questo non ha creato (semmai subito), oppure per pugnace convinzione: resta la constatazione di uno stato di cose. Anche le banche, sembra, hanno considerato che se vogliono uscire dalla crisi devono spingersi un po’ più “in basso”, se non altro con il range dell’età della clientela per allargare la propria platea imbarcando anche i piccoli risparmiatori. E così stanno cercando delle strade per accattivarseli.