UE al lavoro per una stretta sul debito

 Ministri delle finanze e Commissione europea stanno cercando di mettere a punto, a partire dallo scorso lunedì, la prima significativa modifica al Patto di Stabilità e di Crescita da che è stato introdotto nel Vecchio Continente l’utilizzo della moneta unica, il tanto chiacchierato Euro. La tabella di marcia ha visto in programma una riunione straordinaria della task force dei ministri finanziari lunedì scorso, presieduta da Herman Van Rompuy (in quanto presidente UE) e cui ha partecipato, per l’Italia, il ministro Giulio Tremonti).

Commissione UE tra debito, Patto di Stabilità, tassa sulle transazioni e aiuti alla Grecia

 Finite le vacanze, la Commissione Europea è tornata al lavoro con le migliori intenzioni, un po’ come capita a tutti a settembre (ma con l’augurio che, diversamente da tutti, i suoi buoni propositi non rimangano soltanto tali…). La “due giorni” di lavoro di Bruxelles è stata un importante banco di prova per l’orchestra continentale, chiamata a dirimere le questioni che hanno reso tanto vulnerabile l’economia europea negli ultimi due anni almeno. Gli incontri si sono aperti con la riunione della Task force guidata dal presidente Ue, Herman Van Rompuy, per definire la bozza di riforma del Patto di stabilità:

Mutui, UE: “tetto al 40%”

 Quel che è giusto è giusto, anche se – come in questo caso – è strisciante la sensazione che si stiano usando due pesi e due misure. Comunque, siccome quel che è giusto è giusto, oggi parliamo della notizia secondo la quale l’Unione Europea (in persona…) sta pensando ad una direttiva per abbassare il tetto dei mutui fino alla soglia del 40% del valore dell’immobile. Niente è invece allo studio per quegli operatori finanziari che, una volta passata l’onda anomala della crisi e la caccia alle streghe che ne è conseguita, hanno ripreso ad impacchettare titoli tossici o a fare profitto sul nulla. Ma questa è un’altra storia…

Finanziamenti europei per l’agricoltura

 Prima di iniziare un’attività di impresa i dubbi sono tanti. Occorrono investimenti, quindi dispendio di risorse economiche ed una certa dose di coraggio. Soprattutto attualmente in questa fase di crisi non è facile decidere di “rischiare” il proprio capitale accumulato probabilmente in anni di lavoro. Spesso potenziali neoimprenditori non sono a conoscenza delle opportunità rese disponibili dai finanziamenti agevolati: una nuova attività può essere infatti finanziata con contributi pubblici. Si devono però conoscere quali sono gli strumenti giusti rispetto ad ogni singolo progetto per poter affrontare l’investimento in maniera più consapevole.

E per intraprendere un’attività agricola? Forse nel terzo millennio alcuni potrebbero pensare che l’investimento in questo tipo di attività sia infruttuoso, ma in realtà le agevolazioni per questo settore non sono certo irrilevanti. A dicembre dello scorso anno la Commissione dell’Unione europea (Ue) ha annunciato una serie di norme temporanee per allentare la regolazione degli aiuti di stato e consentire alle aziende un piu’ agevole accesso ai prestiti e alla raccolta di capitale in questa fase di crisi economica.