Sebbene nei Paesi dell’area euro il costo del denaro, quello fissato dalla Banca centrale europea, è uguale per tutti, i tassi applicati dalle banche ai mutui stipulati dalle famiglie variano da Paese a Paese. Quali sono allora i fattori che determinano queste differenze di tasso? Ebbene, la risposta in tal senso ce la fornisce l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel secondo numero dei “Temi di Economia e Finanza”, nel quale si sottolinea come nell’area euro il livello dei tassi dipenda, tra l’altro, sia dal valore degli immobili, sia dal costo della raccolta; inoltre, anche l’inefficienza della giustizia civile incide tra i fattori che determinano la fissazione dei tassi sui finanziamenti immobiliari.
costo del denaro
Tassi prestiti: costi elevati per quelli a breve termine
Negli ultimi mesi sia le famiglie, sia le imprese, hanno potuto approfittare, per la stipula di mutui e di prestiti, di tassi di interesse più bassi e più vantaggiosi in virtù della progressiva riduzione del costo del denaro. Pur tuttavia, i tassi di interesse applicati in Italia alle piccole e medie imprese sui finanziamenti a breve termine rimangono tra i più alti rispetto a quelle applicati alle PMI negli altri principali Paesi dell’Unione Europea. A rilevarlo è la CGIA di Mestre in base agli ultimi dati disponibili, ovverosia quelli dei primi sette mesi del 2009, da cui è emerso come in Italia le aziende, per i prestiti con durata inferiore ad un anno, paghino in media un tasso di interesse del 4,02%, ovverosia oltre quattro volte il tasso di interesse di riferimento attualmente fissato dalla Banca Centrale Europea.
Mutuo casa con tetto di Banca Carige
Per chi vuole stipulare un mutuo casa con la certezza e la sicurezza di non pagare tassi di interesse oltre una soglia prefissata, il gruppo Banca Carige offre ai propri correntisti e non la possibilità di stipulare un finanziamento immobiliare con “tetto massimo” agganciato all’euribor a tre mesi e con durata che può essere pari a dieci, quindici, venti oppure trenta anni. In questo modo, il mutuatario può da un lato stipulare un finanziamento per l’acquisto della prima casa in linea con i tassi di mercato, e dall’altro ha la certezza di dover pagare una rata mensile che non può superare una determinata soglia data dall’interesse massimo prefissato nel caso in cui il costo del denaro sul mercato dovesse aumentare. Il mutuo casa con tetto di Banca Carige è quindi a tasso variabile e con possibilità di finanziare fino all’80% del valore dell’immobile; la modalità di rimborso del finanziamento avviene con rate mensili, la spesa per la perizia è a carico del mutuatario, mentre le spese di istruttoria, con un minimo di duecento euro, sono pari al tre per mille del capitale concesso con il mutuo.
Finanziamenti: più domanda, tassi più alti
Le leggi economiche della domanda e dell’offerta non si sbagliano: a parità di offerta e aumentando la domanda, i prezzi aumentano. E così per il denaro. Considerando il denaro un vero e proprio bene, il suo costo (tassi di interesse) sta aumentando. Una ricerca Osservatorio sul credito Confcommercio-Format sul secondo trimestre 2009 ha rilevato la crescita della percentuale di imprese che ha richiesto un fido, che é salita dal 27,7% al 34,6%: sono tuttavia aumentati i tassi di interesse e la gravosità delle garanzie richieste a copertura dei prestiti.
Le banche quindi si fidano sempre meno, probabilmente avrà pesato anche l’esperienza dei mutui subprime che ricordiamo, sono finanziamenti che venivano concessi senza particolari garanzie anche a lavoratori precari.