Carte di Credito: +67% in dieci anni, è boom per le aziendali

 Boom. Se proviamo a pensarci, scopriremo che esistono solo due tipi di esplosioni: quelle “buone” e quelle “altre”, ovverosia quelle che generano effetti devastanti. Non sappiamo di che genere sia l’esplosione della quale ci aggiungiamo a parlarvi, benché un’idea ce l’abbiamo ben impressa nella mente. Ci limitiamo a riportare la notizia così come è stata lanciata dalla agenzie, al commento può pensare poi ciascuno di voi lettori. Cominciamo allora col dire che in Italia il numero delle carte di credito aziendali è quasi triplicato negli ultimi dieci anni (+ 194 per cento dal 1999 al 2008), con una crescita molto più sostenuta rispetto al comparto delle carte personali, che pure sono aumentate del 67%.

Le carte di credito “dormienti”

 Avevamo sentito parlare di conti correnti dormienti, il cui elenco fu pubblicato sul sito internet del ministero dell’Economia. Si trattava di conti non movimentati per almeno dieci anni e caduti “in sonno”: ben 35.426 rapporti (sia nominativi sia al portatore), per un avlore di più di 47 milioni. L’elenco può essere visionato sul sito del Ministero, consultabile inserendo nella stringa di ricerca il cognome e il nome dell’intestatario del rapporto dormiente o il nome della banca e selezionando anche la provincia o il Paese estero di riferimento.

Non solo conti, in Italia sono milioni le carte di credito dormienti, cioè quelle emesse dalla banche e poi non attivate dagli utenti. Lo rileva una ricerca di Cpp Italia, filiale italiana della multinazionale inglese specializzata nella protezione delle carte di pagamento. Ben 21,5 milioni di tessere inattive.

Carte di pagamento: Italia diciassettesima in Europa per utilizzo

 È in atto in Italia una battaglia, fortunatamente incruenta, volta a convincere una popolazione fortemente legata alle tradizioni – come è la nostra – a “passare” al denaro elettronico, preferendolo progressivamente al contante. Gli istituti di credito (banche, finanziarie eccetera) si stanno prodigando nei modi più disparati a questo scopo: la gestione del virtuale è molto più sicura, decisamente meno costosa, ed è per questo che si punta a rivoluzionare le abitudini abbinando, ad esempio, l’uso delle carte a concorsi a premi. Abbiamo visto cosa hanno escogitato – tra gli altri –  Visa, MasterCard e Poste Italiane; ma a giudicare dai dati pubblicati in questi giorni la trasformazione ancora non c’è stata…