Il Fondo Monetario Internazionale – FMI – appare seriamente preoccupato dalla situazione economica e sociale che si va delineando all’interno del Vecchio Continente. E le sue previsioni in relazione alle concrete possibilità di ripresa dell’economia europea non sono affatto positive.
credito
Prestiti personali: la nuova linea BPM
Comprare un PC, cambiare una macchina, ma anche arredare la casa oppure organizzare un matrimonio. Sono queste e tante altre le finalità con cui si può accedere a “Presta“, una gamma di prestiti personali ideata da BPM – Gruppo Banca Popolare di Milano, al fine di soddisfare ma soprattutto di permettere di realizzare i progetti propri e della propria famiglia. Per finanziare le piccole spese, ad esempio, c’è “Presta Small”, il prestito personale con cui si possono ottenere fino a 3 mila euro con la flessibilità, in caso di bisogno, di poter saltare il pagamento di una rata per ogni anno solare di durata del piano di ammortamento. Per chi vuole chiedere un prestito con la possibilità di richiedere, successivamente, credito aggiuntivo, BPM – Banca Popolare di Milano ha ideato “Presta Comfort“, il finanziamento che permette di realizzare i propri progetti e che, dopo diciotto mesi dall’erogazione, può altresì permettere di ottenere anche una ulteriore somma aggiuntiva a disposizione.
Ritardo pagamenti Pubblica Amministrazione: nasce lo sbloccacrediti
Nel nostro Paese sono purtroppo tantissime le piccole e medie imprese con scarsa liquidità in cassa anche a causa dei ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione; molto spesso questa situazione, che fa cadere le PMI in una vera e propria asfissia finanziaria, è amplificata dall’obbligo, da parte dei Comuni, di rispettare il Patto di Stabilità. Di conseguenza servono misure di aiuto alle piccole e medie imprese affinché questi crediti non riscossi possano essere “sbloccati”. Ebbene, in Lombardia, per venire incontro alle PMI che soffrono del ritardo dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, c’è lo “sbloccacrediti“, un Fondo rotativo, con una dotazione finanziaria pari a dieci milioni di euro, messo a punto dalla Camera di commercio di Monza e Brianza a favore di migliaia di micro e piccole imprese operanti sul territorio regionale. Questo, in particolare, potrà avvenire grazie ad uno specifico accordo/convenzione con UniCredit, con Unioncamere Lombardia, e con l’ANCI Lombardia.
Prestito Mysura di Creditis
Il piano di ammortamento può avere una durata fino a ben dieci anni, ovverosia in 120 rate mensili, nel corso dei quali è possibile saltare il pagamento di due rate che, a fronte di una piccola commissione, vanno in coda al piano di rimborso senza l’applicazione di ulteriori interessi. Si presenta così “Mysura“, il prestito di Creditis, la società del Gruppo Banca Carige, costruito proprio su misura per il cliente in base alle proprie esigenze e le proprie capacità di spesa e di risparmio. In base alle specifiche esigenze del cliente, infatti, presso le filiali, si può scegliere rata, durata ed importo del capitale da richiedere secondo un piano di finanziamento personalizzato sottoscrivibile semplicemente recandosi in Banca con la documentazione relativa al reddito, il codice fiscale ed un documento di riconoscimento in corso di validità.
Finanziamenti agevolati a disposizione delle fasce deboli
E’ stato raggiunto un accordo tra Unioncamere e il comitato nazionale del microcredito, per aiutare le fasce più deboli ad accedere a finanziamenti agevolati per la creazione di un’attività economica. L’accordo prevede la creazione di un fondo di garanzia di 10 milioni di euro, e ogni richiedente potrà ottenere circa 25 mila euro in prestito. L’accordo in atto tra unioncamere e il presidente del comitato nazionale del microcredito Baccini, é volto ad aiutare le fasce più deboli di cittadini italiani e stranieri (con regolare permesso di soggiorno) per poter produrre reddito necessario al loro sostentamento e cercare di produrre nello stesso tempo dei nuovi posti di lavoro.
Finanziamento a tasso zero nel credito al consumo
I prestiti a tasso zero sono spesso pubblicizzati nelle offerte di credito al consumo che ci vengono imbucate nella lettera della posta da chi si occupa di volantinaggio. Spesso infatti le proposte di questo tipo di finanziamento sono presenti sui volantini dei vari ipermercati, infatti il prestito è sempre rapportato all’acquisto di un bene (mobili, telefonini, auto, lavatrici, impianti…). Ma cosa avviene in questi casi? Come é possibile che qualcuno ci presti del denaro a tasso zero? Spesso, in questa tipologia di finanziamenti, nonostante il tasso reale al cliente indicato sul contratto sia zero, vi è un esborso di interessi da parte dell’azienda che ci vende il bene, riprendendo l’esempio di prima é quindi l’ipermercato che si sostituisce a noi e paga l’interesse all’intermediario finanziario.
Fondo di credito per i nuovi nati: triennio 2009-2011
Un figlio é sempre una gioia per una coppia, anche se ci sono difficoltà economiche, un bambino in arrivo non può che trasmettere dolci sentimenti alla mamma il cui pancione ospita la piccola creatura. Proprio per “alleggerire” questo dolce peso, almeno dal punto di vista economico, esiste il Fondo di credito per i nuovi nati un sostegno economico alla famiglia: durante il triennio 2009-2011 i genitori potranno chiedere un finanziamento, a tasso agevolato, di un massimo di 5.000 euro presso gli istituti di credito e gli intermediari finanziari che avranno aderito a questa iniziativa governativa. Così i genitori potranno affrontare con più serenità il lieto evento della nascita.
Adiconsum chiede estensione Piano famiglie a credito al consumo
Le famiglie italiane sono sempre più indebitate, oggi Bankitalia ha pubblicato il nuovo supplemento dell’annuale bollettino statistico, nel quale vengono analizzati i debiti contratti dalle famiglie, i prestiti a breve o a lungo termine e il credito al consumo. Il rapporto indica come nel primo trimestre del 2010, i debiti delle famiglie della penisola, siano aumentati del 3% su base annua e il credito al consumo e i conseguenti finanziamenti a breve termine hanno inciso su questo aumento non di poco.
Banche e PMI Firenze: forte richiesta di credito
L’anno scorso in Provincia di Firenze oltre sette piccole e medie imprese su dieci che hanno chiesto credito al canale bancario lo hanno fatto con la finalità di far fronte sia ad esigenze di affidamento a breve termine, sia per esigenze di liquidità. A rilevarlo è stata la Confartigianato Imprese Firenze attraverso il proprio Osservatorio Permanente che è stato istituito col fine di monitorare il rapporto tra le PMI artigianali e commerciali di Firenze e Provincia ed il sistema bancario. Sul territorio dell’area fiorentina c’è ancora quindi tanta ma tanta fame di credito, a causa della crisi finanziaria ed economica, se si considera che, in accordo con i dati forniti dall’Osservatorio dell’Associazione degli artigiani fiorentini, la richiesta di credito nel 2009 è cresciuta del 104,6%; ma la tendenza rimane forte anche riferita all’ultimo quarto dello scorso anno, quando le richieste a livello congiunturale sono cresciute del 57,9% rispetto al trimestre precedente.
Finanziamenti a tasso agevolato per PMI territorio trevigiano
Sul territorio della Provincia di Treviso ci sono quasi tre imprese su dieci che lamentano dei problemi di liquidità. Anche per questo la Popolare di Vicenza e la Ascom Confcommercio Treviso hanno unito le forze stipulando un accordo finalizzato a rendere più facile e conveniente l’accesso al credito delle piccole e medie imprese sul territorio attraverso la concessione di finanziamenti a tasso agevolato unitamente all’accesso a servizi e prodotti creati per le esigenze delle imprese ed allo stesso modo concessi a condizioni di favore. In particolare, il plafond stanziato da parte della Banca Popolare di Vicenza è pari a tre milioni di euro, con la possibilità di stipulare finanziamenti chirografari con scadenza fino a cinque anni, e finanziamenti di tipo ipotecario con durata fino a dieci anni. La concessione del credito per le PMI della provincia di Treviso permetterà loro di produrre, lavorare ed investire mantenendo salda la continuità aziendale e l’occupazione in vista di tempi migliori.
Finanziamenti garantiti PMI: contro crisi e usura
E’ stato presentato in questi giorni il rapporto sull’attività dei 191 Confidi artigiani atti a erogare finanziamenti agevolati alle Pmi italiane. Nei primi sei mesi del 2009 il credito complessivo garantito alle piccole e medie imprese è stato pari a 3,6 mld di euro, 13 mld in tutto l’anno. Il 17% delle convenzioni è stato stipulato con Unicredit. Il Confidi è un consorzio italiano di garanzia collettiva dei fidi che svolge attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti (sia a breve medio che a lungo termine), destinati allo sviluppo delle attività economiche e produttive.
I Confidi sono quindi uno strumento essenziale per interfacciarsi con il sistema bancario, ma che garantisce sostegno a tutti. Il rapporto ha evidenziato che circa il 50% degli imprenditori avanza richiesta di credito bancario. Quindi un imprenditore su due si rivolge ai Confidi per dare soluzione alle proprie esigenze finanziarie e di rapporto con il sistema bancario.
Imprese alluvionate Lucca: pronti i prestiti a tasso zero
In linea con quanto preannunciato nelle scorse settimane, in Toscana l’Amministrazione regionale ha messo a punto una importante misura di natura finanziaria a favore delle imprese alluvionate di Lucca. In attesa degli indennizzi a loro favore che dovrebbero arrivare dal Governo, infatti, la Regione Toscana ha illustrato ai Sindaci, ai Sindacati ed alle Associazioni di categoria, in rappresentanza delle imprese colpite dall’alluvione delle scorse settimane, la misura che prevede la concessione di prestiti a tasso zero come aiuto per far ripartire la produzione; questo anche perché, come messo in risalto da Giuseppe Bertolucci, assessore al bilancio ed alle finanze della Regione Toscana, sono ancora poche fino ad ora le risorse messe in campo dal Governo. Grazie a cinque milioni di euro messi sul piatto dalla Regione Toscana, le imprese colpite dall’alluvione potranno accedere ad un ampio plafond di finanziamenti a tasso zero attraverso il canale bancario.
Provincia di Parma: finanziamenti a tasso zero per l’energia pulita
La Provincia di Parma ha reso noto d’aver rinnovato, con la Banca Monte Parma, un’importante convenzione finalizzata ad incentivare sul territorio la produzione e l’utilizzo dell’energia pulita per garantire e garantirsi un futuro sostenibile. La misura, in particolare, prevede la concessione, da parte della Banca Monte Parma, di finanziamenti fino a cinquemila euro a tasso zero, rimborsabili in un periodo pari a ben cinque anni, con la finalità di sostituire la vecchia caldaia con una ad elevato rendimento, oppure per installare pannelli solari termici per la produzione di acqua calda. Gli interessi sul prestito sono zero in quanto sono a carico della Provincia di Parma che al riguardo ha stanziato un budget pari a 100 mila euro; del finanziamento, che ha procedure semplificate e veloci di accesso, possono beneficiarne sia gli inquilini, sia i proprietari di immobili e comunque soggetti che sul territorio provinciale hanno disponibilità di immobili.
Finanziamenti crediti pubblica amministrazione: sbloccati altri 90 milioni
Nell’ambito dell’accordo che, ai sensi del Decreto anticrisi varato dal Governo ed approvato dal Parlamento, hanno stipulato nei mesi scorsi l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, e la Sace, società leader nel settore delle garanzie sul credito e nella fornitura di soluzioni per la copertura dei rischi, altre tre banche hanno aderito all’accordo che permetterà, a favore delle imprese, lo smobilizzo di complessivi 90 milioni di euro di crediti verso la Pubblica Amministrazione. A darne notizia è la Sace, precisando che le banche aderenti sono la Bper, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Iccrea e la Banca Popolare di Sondrio. Nel dettaglio, il plafond di finanziamenti, che prevede la copertura assicurativa da parte di Sace, per una quota fino al 50% dell’importo erogato, è di 20 milioni di euro per Iccrea, altrettanti per la Banca Popolare di Sondrio, e 50 milioni di euro per la Banca Popolare dell’Emilia Romagna.