Mancano ancora alcuni giorni alla riunione del board della Banca Centrale Europea, BCE, il quale si riunirà il prossimo 4 dicembre, ma dall’Italia il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan si esprime sulle condizioni del nostro paese. Difficili ancora una volta.
deflazione
Le conseguenze della deflazione sui mutui e prestiti
La deflazione, ossia la variazione negativa dei prezzi al consumo, è un forte segno di blocco dell’economia.
La BCE chiede la concessione di più credito ai privati
Nel corso del primo semestre 2014 il mercato del credito in Europa ha subito un’ulteriore contrazione. I prestiti al settore privato, infatti, all’interno del Vecchio Continente sono scesi del 2 per cento, una cifra non fa ben sperare nei confronti della ripresa dell’economia. Il calo, del resto, si è verificato a livello tendenziale, rispetto ai valori del 2013, in cui il mercato del credito ha attraversato già una fase di sofferenza.
La BCE porta i tassi di interesse al nuovo minimo storico dello 0,15%
Dopo giorni di attesa arrivano le decisioni della Banca Centrale Europea – BCE – contro la deflazione e la morsa del credito che affliggono i paesi europei. Nel corso della giornata del 5 giugno 2014, infatti, si è riunito come previsto il consiglio direttivo dell’Istituto di Francoforte e sono state successivamente annunciate le nuove misure che attendono l’euro e l’Europa.
La BCE comprerà titoli di stato americani secondo Morgan Stanley
Secondo molti analisti internazionali la Banca Centrale Europea, BCE, in seguito alla riunione del consiglio direttivo che avrà luogo il prossimo 5 giungo 2014, dovrà rivedere da vicino il tipo di misure adottate contro i grandi mali che ad oggi affliggono l’economia del Vecchio Continente, come la deflazione e la mancata crescita dei consumi nonostante una timida ripresa, perché quelle che si propone di utilizzare potrebbero essere insufficienti a rovesciare la situazione.
Le previsioni degli analisti sulle prossime decisioni della BCE
Il prossimo 5 giugno 2014 la Banca Centrale Europea, BCE, sarà chiamata ad esprimersi, in seguito alla riunione del consiglio direttivo, sulle prossime mosse da prendere in fatto di politica monetaria e di deflazione. I prezzi, infatti, in Europa, non accennano a salire ancora e le misure dell’Eurotower potrebbero essere questa volta più incisive che in passato.
Nuovi strumenti dalla BCE per combattere il rischio della deflazione
Dopo aver portato per l’ennesima volta il costo del denaro al suo minimo storico, facendo passare i tassi di interesse dallo 0,5% allo 0.25%, la Banca Centrale Europea si appresta a mettere in campo nuove misure per i nuovi rischi che sembrano affacciarsi sull’orizzonte europeo.
La Banca Centrale Europea davanti ad una nuova revisione dei tassi di interesse
Tra la giornata di domani, martedì 5 Novembre 2013 e quella giovedì, il 7, la Banca Centrale Europea sarà chiamata a prendere una decisione molto importante per l’intera economia del Vecchio Continente. Si riunirà, infatti, in queste date, il board direttivo dell’Istituto di Francoforte e dovrà decidere se procedere o meno ad un ulteriore taglio dei tassi di interesse.
L’Europa verso il rischio della deflazione
Sono giorni decisivi quelli che stiamo vivendo per capire come si evolveranno i mercati e l’intera economia europea nel prossimo futuro. Al centro della questione c’è un grande rischio che da anni non era mai sembrato così concreto all’interno dei confini del Vecchio Continente.
Taglio dei tassi Bce: buone notizie per i mutui a tasso variabile
La crisi economica sembra non frenare ed i provvedimenti finora adottati in Europa per contrastarla appaiono vani. I canali del credito soffrono a causa dell’eccessivo indebitamento degli intermediari e di alcuni settori dell’economia reale.
Le difficoltà di imprese e famiglie si propagano, domanda e produzione rallentano: Se diminuiscono i consumi allora ecco che si riducono anche i prezzi: inflazione in picchiata in Eurolandia, dove nel mese di novembre, secondo le stime provvisorie di Eurostat, è scesa al 2,1%, contro il 3,2% di ottobre, tornando al livello del settembre 2007. Inizia quindi un periodo di deflazione dovuto al drastico calo dei consumi. Sempre più probabile, pertanto, un ulteriore taglio dei tassi da parte della Bce il 4 dicembre.