Anche se il forum che si è tenuto a Davos (Svizzera) la scorsa settimana è parso a molti un anacronistico esercizio di omaggio al passato piuttosto che non un’occasione per gettare le basi di un futuro solido, sereno e più etico dell’economia mondiale, da quella riunione dei capi di governo sono emersi alcuni spunti realmente interessanti e incoraggianti per l’agenda politica –in particolar modo europea– dei prossimi mesi. Mentre il presidente francese Sarkozy si affannava a parlare di una tassazione delle transazioni finanziarie guadagnandosi gli sbadigli (quando non le invettive) dei principali banchieri del mondo, il cancelliere tedesco Angela Merkel rassicurava i mercati prendendo una posizione definita rispetto all’Euro ed alle numerose crisi che hanno rischiato (o potrebbero rischiare, in un futuro non si sa quanto lontano) di farlo cadere, mettendo in discussione l’intera impalcatura del progetto di uno Stato Europa.
dichiarazioni Giulio Tremonti
Tremonti: “Crisi? Colpa di banche, assicurazioni e immobiliari”
“Non siamo ancora fuori dalla tormenta”. Joaquin Almunia, vicepresidente della Commissione Ue, veste i panni del meteorologo per illustrare la gravità della situazione economica di alcuni Paesi membri, Grecia in testa, benché il riferimento, di questi tempi, si possa prestare anche alla morsa di gelo e maltempo decisamente fuori stagione che sta sferzando l’Italia. “Il caso della Grecia è il più grave, ma purtroppo non è l’unico” di crisi a carico di un’intera economia nazionale, sempre più a rischio bancarotta e perciò tenuta sotto stretta osservazione onde evitare che la stabilità economica dell’intera Unione europea cominci a vacillare, con il rischio neppure tanto remoto che il giocattolo, così lungamente messo insieme, possa andare in frantumi in un istante. Per cercare di porre un rimedio alla situazione, però, bisogna cominciare a capire di chi sia la colpa.
Tremonti: “Tetto ai manager via, però…”
Il tetto agli stipendi dei manager sparirà. La norma proposta dal senatore dell’Italia dei Valori (nonché presidente dell’associazione dei consumatori Adusbef) Elio Lannutti, e passata mercoledì della scorsa settimana in Senato anche grazie ai voti della maggioranza, sarà modificata con un intervento del Governo. L’annuncio è giunto nientemeno che dal titolare del dicastero dell’Economia, Giulio Tremonti, il quale ha anticipato la correzione di una misura giudicata “Incostituzionale” dal Tesoro e che ha generato non poco caos all’interno del mondo politico e delle istituzioni, con la dura condanna espressa dal Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.