Il microcredito non è una formula che funziona solo per le famiglie dove magari a causa della crisi è stato perso l’unico reddito, ovverosia l’unica fonte di entrate, ma anche per la creazione di nuovi posti di lavoro, ed in particolare di imprese, piccole e piccolissime. La formula del microcredito alle PMI funziona eccome in Toscana grazie a “Smoat“, Sistema microcredito orientato assistito toscano, una formula di accesso al credito che, grazie ad un apposito accordo stipulato con le banche aderenti, permette di ottenere non solo un credito fino a 15 mila euro, ma anche consulenza e tutoraggio per la fase di start up e per inserirsi sul mercato in maniera sostenibile offrendo beni e servizi. Smoat, nato dalla collaborazione tra Fidi Toscana e la Regione, ha dato vita a quasi mille nuove imprese, 960 per l’esattezza, che sono riuscite a far fronte alla crisi, e che si sono adattate al quadro critico ed al mutato scenario macroeconomico e congiunturale mettendo tanta creatività e tanta originalità.
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Finanziamenti Credem a breve termine per le PMI
Si chiamano “Special Credito“, “Fin 18” ed “Anticipo Merci“, e sono tre interessanti tipologie di finanziamenti con rimborso delle rate a breve termine pensati e ideati dal Credem, il Gruppo bancario Credito Emiliano, per le esigenze finanziarie di artigiani, commercianti, liberi professionisti e piccole e medie imprese. Nel dettaglio, “Special Credito” è ideale per la piccola impresa al fine di poter far fronte ad esigenze finanziarie di breve periodo quali il pagamento delle tredicesime, oppure le scadenze fiscali, potendo contare su spese di istruttoria contenute, condizioni esclusive, ed importi erogabili a partire da 10 mila euro con la prima rata da pagare che scatta solo dopo tre mesi dall’erogazione del prestito. “Fin 18” è invece un prodotto proposto dal Credito Emiliano con la formula tecnica del prestito chirografario, ovverosia senza il rilascio di garanzie reali, avente durata inferiore ai 18 mesi e con il conseguente vantaggio di poter ottenere per Legge l’esenzione dal pagamento dell’imposta sostitutiva.
Finanziamenti piccole imprese: come ottenere 50 mila euro in 5 giorni
Come ottenere un finanziamento rapido? Ebbene, Unicredit ha ideato già da parecchio tempo una interessante formula di finanziamento, dedicata in particolare alle piccole imprese, che dal momento della consegna di tutta la documentazione “promette”, in caso di esito positivo dell’istruttoria, di poter ottenere credito fino a 50 mila euro nell’arco di soli cinque giorni lavorativi. Il prodotto si chiama non a caso “Celercredit“, un finanziamento per le piccole imprese con tempi di istruttoria che, quindi, sono rapidissimi e con la garanzia offerta da Unicredit Group di ottenere una riduzione di 100 euro delle commissioni di istruttoria applicate sul finanziamento nel caso in cui non dovesse essere rispettato il limite dei cinque giorni lavorativi massimi per l’erogazione del prestito. Nel dettaglio, “Celercredit” è un finanziamento stipulabile presso le filiali di Unicredit Group al fine di poter far fronte alle esigenze quotidiane della piccola impresa come ad esempio il bisogno di liquidità immediata per cassa, o per finanziare l’acquisto di materiale di consumo.
Finanziamento impresa a breve termine per l’operatività quotidiana
A favore di tutte le imprese produttive, e per far fronte alle esigenze di operatività quotidiana dell’impresa, Unicredit Corporate ha ideato “WinEvo“, il finanziamento a breve termine che, innanzitutto, ai fini della concessione prevede la stessa documentazione di norma richiesta per gli affidamenti bancari. WinEvo, sottoscrivibile dalle aziende presso tutte filiali UniCredit Corporate Banking, prevede l’erogazione degli importi in un’unica soluzione a fronte di una durata pari a dodici mesi; è possibile un periodo di preammortamento pari a massimi sei mesi a fronte di un tasso di interesse indicizzato all’euribor con scadenza a tre mesi, ed uno spread in funzione del rating e comunque non superiore al 4,50%. L’importo minimo richiedibile con WinEvo è pari a 100 mila euro a fronte di costi di istruttoria pari all’1% dell’importo del finanziamento, ed una penale commerciale pari ad una percentuale dell’1,50% sull’importo nominale del finanziamento nel caso in cui si verifichi a carico dell’impresa il mancato rispetto degli impegni previsti nel contratto stipulato.
Finanziamenti Unicredit alle PMI della Regione Puglia
Grazie al coinvolgimento della Regione Puglia, di Fidindustria Puglia, e del colosso bancario europeo Unicredit, l’accesso al credito per le piccole e medie imprese del territorio pugliese sarà ora più facile. Nei giorni scorsi, infatti, UniCredit Corporate da un lato, e Fidindustria Puglia dall’altro, hanno infatti siglato un importante accordo che prevede, a favore delle imprese affiliate a Fidindustria Puglia, la concessione di finanziamenti fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro attraverso la garanzia dei consorzi fidi che, al riguardo, fanno a loro volta leva sui fondi regionali che sono stati messi a disposizione nell’ambito del Programma Operativo del FERS, ovverosia del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale. L’accordo è stato stipulato con l’obiettivo di supportare nel medio termine i piani di sviluppo delle piccole e medie imprese, ma anche di accelerarne l’uscita dalla crisi.
Finanziamenti PMI Sace – BP Vicenza per l’internazionalizzazione
Al fine di sostenere le piccole e medie imprese italiane nei processi di espansione commerciale nei Paesi esteri, e di internazionalizzazione, Sace, società leader nel settore dell’assicurazione sul credito, ha reso noto d’aver siglato al riguardo dei nuovi accordi con la Banca Popolare di Vicenza che prevedono lo stanziamento di un plafond pari a complessivi 70 milioni di euro a favore delle PMI con mire espansionistiche all’estero. Il plafond di finanziamenti, in particolare, è suddiviso in due tranche: una tranche composta da 20 milioni di euro è destinata a finanziamenti per finalità di esecuzione di lavori nei Paesi esteri, per le operazioni di approntamento di beni e servizi, ma anche per soddisfare le esigenze di capitale circolante.
Finanziamento PMI Deutsche Bank con PC ASUS in regalo
Si chiama “db PMI Oltre“, ed è un finanziamento pensato da Deutsche Bank per le piccole e medie imprese e ideato a misura di artigiani, commercianti e, in generale, per tutte quelle PMI aventi un fatturato annuo non superiore al livello dei cinque milioni di euro. La promozione di questo prodotto finanziario prevede, grazie ad un accordo con ASUS, il PC modello Eee Seashell 1001PX in regalo a favore delle PMI che richiederanno il finanziamento “db PMI Oltre” entro e non oltre la fine del corrente anno. Nel dettaglio, “db PMI Oltre” è un finanziamento con il rientro programmato del capitale e con tre possibili tagli fissi di erogazione del credito: 15 mila, 30 mila o 45 mila euro di credito con scadenza a trentasei mesi, quindi a medio termine, e con il rimborso della prima quota capitale che è previsto dopo ben 12 mesi.
Prestito impresa: sei regole d’oro
Si chiama “Conoscere il Rating“, ed è una Guida che l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha presentato nella giornata di ieri nel corso di un convegno incentrato sulle modifiche degli accordi di Basilea. Per un impresa, e per il conseguente accesso al credito, è necessario prendere consapevolezza del fatto che, innanzitutto, il rating di un’azienda non rimane immutato, ma varia almeno una volta all’anno e risulta essere periodicamente aggiornato e controllato. Questo è quanto mette in risalto l’Associazione Bancaria Italiana nell’aggiungere, tra l’altro, come nella Guida “Conoscere il Rating” siano contenute anche le cosiddette “6 Regole d’oro per l’Impresa”, ovverosia quelle linee guida che la Commissione Ue ha stilato a favore degli imprenditori.
Basilea 3: la posizione del settore bancario italiano
Con Basilea 3, ovverosia con la riforma delle regole sul capitale, deve essere effettuata una valutazione attenta affinché si possano evitare e ridurre i rischi sull’impatto che le nuove norme potranno avere sulla ripresa economica. Ad affermarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale in particolare auspica che in materia di definizione dei nuovi standard ci sia una seconda tornata di consultazioni per evitare che, in materia di concessione del credito, le nuove norme siano troppo rigide e quindi potenzialmente in grado di compromettere la ripresa dell’economia. Il sistema bancario italiano, tra l’altro, ritiene che, al fine di scongiurare vantaggi competitivi che sarebbero sia pericolosi, sia indebiti, le nuove e più stringenti regole vengano applicate anche a carico degli intermediari non bancari visto che è giusto che regole omogenee vengano comunque applicate su attività equivalenti.
Finanziamenti piccole imprese Credito Valtellinese
Il Gruppo bancario Credito Valtellinese ha reso noto che le Banche controllate possono beneficiare di un secondo plafond di stanziamenti della Cdp, la Cassa Depositi e Prestiti, pari a ben 80 milioni di euro, dopo aver totalmente utilizzato un primo plafond pari a 33 milioni di euro con la finalità di concessione di finanziamenti alle piccole e medie imprese. In questo modo le filiali del Gruppo Credito Valtellinese, ovverosia il Mediocreval, la Banca dell’Artigianato e dell’Industria, il Credito Siciliano, il Credito Artigiano, la Carifano ed il Credito Piemontese potranno utilizzare il secondo stanziamento della Cdp per la concessione di credito alle PMI. La misura va ad aggiungersi alle iniziative già predisposte ed in essere a sostegno dell’attività economica nelle zone di insediamento del Gruppo Bancario a livello territoriale.
Finanziamenti Intesa Sanpaolo per l’Information Technology
Per l’Information Technology arrivano in Italia, attraverso Mediocredito Italiano, un miliardo di euro di finanziamenti del colosso bancario Intesa Sanpaolo. Questo grazie ad uno specifico accordo che il Gruppo bancario ha siglato con Assinform, l’Associazione di settore aderente alla Confindustria, la quale sottolinea l’importanza di una misura il cui controvalore rappresenta ben il 9% della spesa complessiva annua del settore IT che, nel 2009, è stata infatti pari a 11 miliardi di euro. Il target dei destinatari dei finanziamenti è ampio visto che vi possono accedere tutte quelle realtà imprenditoriali dell’IT che vogliono crescere innovando e modernizzandosi sia dal punto di vista delle dinamiche di processo, sia da quelle del prodotto. In merito a tale accordo, Assinform stima ricadute positive quali lo sviluppo di nuovi servizi IT e di nuovi software unitamente ad una crescita della competitività nel nostro Paese ed alla conseguente riduzione del gap tecnologico che separa l’Italia dagli altri grandi Paesi europei.
Finanziamenti PMI ricerca e sviluppo nella Regione Toscana
La Regione Toscana ha reso noto d’aver messo sul piatto un’altra tranche di finanziamenti, la seconda per la precisione, pari a ben 30 milioni di euro, al fine di sostenere le imprese, grandi e piccole, che puntano per crescere sulla ricerca e sullo sviluppo. Nel dettaglio, le risorse stanziate andranno a beneficio del bando 2009 che ha visto l’ammissione di ben 137 progetti, e dei quali già i primi 38 sono stati finanziati con una prima tranche da 32 milioni di euro. Adesso, con altri 30 milioni di euro se ne potranno finanziare di progetti altri 35, ma le novità potrebbero non finire qui visto che una terza tranche potrebbe scattare nel prossimo mese di luglio dopo che nella Regione Toscana sarà approvato l’assestamento di bilancio. A regime, ovverosia quando tutti i 137 progetti saranno finanziati, il controvalore degli investimenti sarà pari a 160 milioni di euro a fronte del coinvolgimento di ben 313 imprese.
Finanziamento famiglie e imprese: aumentano in Campania
Aumentano nella Regione Campania i volumi di finanziamenti e prestiti alle famiglie consumatrici ed alle imprese; a darne notizia è l’Associazione Bancaria Italiana dopo che nella giornata di ieri Giuseppe Castagna, Presidente dell’ABI Campania, ha presentato i dati relativi al mese di gennaio 2010, quando con 65,4 miliardi di euro il credito erogato a favore dell’economia regionale è cresciuto del 5,6% rispetto allo stesso mese del 2009; di questi 65,4 miliardi ben 36 miliardi sono andati al sistema imprenditoriale con un aumento sull’anno 2009 pari all’1,9%. Trattasi nel complesso di dati sia positivi, sia incoraggianti, se si considera che si parla di accesso al credito nel Sud in una fase congiunturale che ancora risente degli effetti negativi della crisi.
Moratoria debiti PMI: domande entro il 30 giugno 2010
C’è tempo fino e non oltre al prossimo 30 giugno 2010, per le piccole e medie imprese, per aderire all’Avviso comune riguardante l’accesso alla moratoria sui debiti che in Italia le PMI hanno nei confronti delle banche. A ricordarlo in data odierna è stato il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, in concomitanza con il rilascio dell’aggiornamento, al 28 febbraio 2010, sulle domande di sospensione. Ebbene, alla data indicata, rispetto al mese precedente, le domande sono salite complessivamente a quota 153 mila con un rialzo del 13% rispetto allo stock di domande pervenuto al 31 gennaio scorso. Il MEF, quindi, ha sottolineato come le richieste continuino a crescere nonostante l’accesso alla moratoria sia aperto già da diversi mesi.