L’Italia attrae sempre meno gli investimenti delle banche estere

 L’Italia non è più un paese per banche estere. Detto in altre parole, il nostro paese non è più attraente come un tempo per gli investimenti delle grandi società di credito esistenti in Europa e nel resto del mondo. A rivelarlo sono le ultime statistiche internazionali, che hanno denunciato, anche dal punto di vista del fronte italiano, una riduzione generale dei costi e degli investimenti. 

I fondi obbligazionari sono i più sottoscritti d’Europa

 Nel mese di febbraio 2014 l’industria europea dell’asset management ha fatto registrare grandi risultati sul fronte dei fondi comuni di investimento a lungo termine, che hanno raccolto in totale 45,1 miliardi di euro. Alcune nazioni europee su questo fronte hanno infatti raggiunto importanti risultati nel periodo, con aumenti sensibili – tra i 3 e i 4 miliardi – che hanno interessato in modo particolare la Norvegia, l’Italia e la Spagna, anche se con perdite nette che hanno invece riguardato Danimarca, Paesi Bassi e Russia. 

Che cosa è una agenzia di rating

 Quando si ha a che fare con il mondo degli investimenti e della finanza, sia a livello pubblico che a livello privato, può capitare di sentire parlare delle agenzie di rating. Ma di che cosa si tratta e quali sono i loro compiti, in che cosa consiste il loro ruolo?

Le forme di investimento preferite dagli italiani nel 2013

 Una recente ricerca compiuta dagli esperti finanziari di BlackRock ha recentemente svelato quale è stato l’orientamento generale degli italiani nei confronti degli investimenti e del risparmio nel corso del 2013. I lavoratori e i pensionati italiani si sono decisamente confermati investitori che prediligono forme di investimento a breve termine e a basso rischio, mentre rimangono molto più lontane dal loro orizzonte strategie a medio – lungo termine o ad alto rischio. 

Le tipologie di conti deposito per bambini e neonati

 All’interno del grande contenitore degli strumenti bancari che le banche e gli istituti di credito mettono a disposizione della clientela, vi sono anche numerosi prodotti dedicati al mondo dell’infanzia.

Si tratta in genere di forme di investimento e forme di accumulo rivolte alla clientela adulta, formata da genitori e nonni, che vuole accantonare piccole e grandi somme in favore di figli e nipoti

Che cos’è il conto deposito per bambini e neonati

 Anche bambini e neonati possono essere beneficiari di forme di risparmio che genitori e familiari coltivano per loro nel corso degli anni. Numerosi sono i prodotti esistenti nel mondo bancario italiano che consentono di risparmiare piccole e grandi somme da accantonare in favore di figli e nipoti. 

Si riduce il tasso di risparmio nel secondo trimestre 2013 secondo la BCE

 Dopo aver modificato ancora una volta i tassi di interesse, poco più di una settimana fa, riportando il costo del denaro al suo minimo storico, la Banca Centrale Europea ha tracciato un bilancio della situazione finanziaria del Vecchio Continente e dell’Eurozona nell’ultimo periodo, all’interno del bollettino trimestrale emesso dall’Istituto. 

Come calcolare il rendimento dei nuovi Btp Italia

 Se fate parte di quel gruppo di fortunati risparmiatori che in questi giorni si sono aggiudicati una piccola porzione dei Btp Italia, i nuovi titoli di Stato indicizzati all’inflazione che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato tra la giornata di ieri, martedì 5 Novembre e la giornata di oggi, mercoledì 6 Novembre, in questo post troverete alcune informazioni su come calcolare il loro rendimento. 

Gli italiani tornano a risparmiare e ad investire nel 2013

 Dopo un paio di anni decisamente critici, le famiglie italiane tornano finalmente ad accantonare e ricominciano ad investire in diversi modi i loro risparmi. Una recente ricerca condotta a termine da Acri – Ipsos vede infatti miglioramenti a livello nazionale su questi fronti in merito al periodo 2012 – 2013. 

L’imposta di bollo aumenterà anche sui conti deposito a partire da gennaio 2014

 Come previsto dal  testo della Legge di Stabilità, emanata dal Consiglio dei Ministri solo da pochi giorni, a partire da gennaio 2014 l’imposta di bollo sui prodotti finanziari passerà dall’attuale 0,15% al futuro 0,2%, subendo un innalzamento dello o,05%. E ad essere coinvolti dalla presente misura saranno anche i conti deposito, per i quali si prospetta quindi un lieve, possibile calo dei rendimenti.