Microcredito di Unicredit

Unicredit grazie al Microcredito offre la possibilità di supportare coloro che vogliono aprire una piccola impresa, mediante il tradizionale finanziamento. Esso è garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI,

Microcredito per ex detenuti

Gli ex detenuti per ottenere un finanziamento oppure un prestito incontrano non poche difficoltà , principalmente perché non sono in possesso di reddito dimostrabili. Tale situazione è superabile solo in

Prestiti per soggetti non bancabili

 Coloro che non riescono ad avere accesso a un prestito personale “ordinario”, poiché hanno difficoltà a manifestare l’esistenza di un reddito formale, o perchè sono disoccupati, o ancora perché hanno avuto problemi con pregressi finanziamenti nel passato, possono cercare di ottenere una linea di credito mediante il ricorso al microcredito, soluzione alternativa per venire incontro al 20% di cittadini italiani che oggi rientrano nel recinto dell’esclusione finanziaria.

Microcredito Regione Piemonte a supporto delle idee imprenditoriali

 Nella Regione Piemonte, a valere sulle iniziative di microcredito per il sostegno ed il supporto alle idee imprenditoriali, arriva il tutor, una figura che permetterà di accogliere, di monitorare ed accompagnare i richiedenti nell’accesso al Fondo regionale di garanzia che consta di uno stanziamento regionale di due milioni di euro cui si aggiungono risorse pari a 630 mila euro messi a disposizione da Unioncamere Piemonte, un milione di euro dalla Compagnia di San Paolo, e 300 mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. Il tutor per il microcredito sarà disponibile attraverso una rete di istituzioni no profit nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato dalla Regione con la Compagnia di San Paolo, la Fondazione don Mario Operti, la Confcommercio Piemonte e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Microcredito per famiglie siciliane in difficoltà

 Il governo regionale della Sicilia ha istituito un Fondo di garanzia, appostando 12 milioni di euro, per consentire l’accesso a forme di microcredito alle famiglie siciliane in difficoltà. Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico, che permette alle persone in situazione di povertà ed emarginazione di aver accesso a servizi finanziari a cui altrimenti non avrebbero accesso secondo le regole finanziarie classiche. Secondo i dati dell’UNDP – United Nations Development Program (il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite), il 20% più ricco della popolazione mondiale ottiene il 95% del credito complessivamente erogato nel mondo.

Settimana Sociale dei Cattolici, BCC: “Etica, approccio che premia nel dopo-crisi”

 Cominciare un post con l’assunto tautologico “Il mondo sta cambiando” non è originale e forse neppure accattivante: si parla di una realtà che ormai è sotto gli occhi di tutti, può sapere di “già sentito”. Meglio, molto meglio dunque, definire “perché” secondo noi sta cambiando, “come” questa trasformazione sia in atto e quali che siano le sue conseguenze. Ad esempio, è innegabile il fatto che ad una chiesa si siano sostituite prima un numero “n” di chiese, rappresentate dai partiti, ed oggi un numero pressoché infinito di chiese, dal momento che ognuno si fregia di essere libero di pensare con la propria testa; l’appartenenza a questo o quel dogma è molto più relativa rispetto a quanto non fosse un tempo, eppure i dogmi continuano a parlare nella speranza di avere qualcosa da dire e con l’obiettivo di riuscire ancora a catturare qualche adepto.

Microcredito: a Brescia, un Fondo lancia nuove idee imprenditoriali

 Un nuovo supporto per chi ha idee imprenditoriali innovative e capacità, ma non le garanzie necessarie per chiedere un prestito alla banca. Ma anche per chi è senza lavoro, e vorrebbe affrontare una nuova sfida, oppure per tutte le imprenditrici che vorrebbero avviare un’azienda “in rosa” a propria immagine e somiglianza. L’aiuto arriva attraverso il progetto “Microcredito per Brescia: strumento di sviluppo locale”, un fondo di garanzia promosso da Cisl, Acli, Fondazione Comunità Bresciana Onlus, Fondazione Opera Caritas S. Martino, UbiBanca nella declinazione del Banco di Brescia, PerMicro (società specializzata nell’erogazione di microcrediti partecipata da Ubi) e associazione Atomi.

EPMF: UE sostiene il microcredito

 Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico che permette l’accesso ai servizi finanziari a coloro che si trovano in condizioni di disagio. Nato nei Paesi in via di sviluppo, sta prendendo piede anche in Europa e secondo lo European micro finance network l’Italia è il terzo paese, dopo Spagna e Francia, nell’erogazione di microprestiti “etnici”. Nei Paesi in via di sviluppo milioni di famiglie vivono con i proventi delle loro piccole imprese agricole e delle cooperative e spesso le difficoltà ad accedere al prestito bancario a causa dell’inadeguatezza o della mancanza di garanzie reali.

Microcredito: crescita esponenziale in Italia

 Un aumento del 500% risulta un dato particolarmente significativo per una pratica diffusa, fino a poco tempo fa, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, ma che ha ormai preso piede anche in Italia. Il microcredito infatti nasce dalla difficoltà di accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione. Nei paesi in via di sviluppo infatti non é facile accedere al prestito bancario a causa dell’inadeguatezza o della mancanza di garanzie reali e delle microdimensioni imprenditoriali, per questa ragione sono nate aziende che offrono microcredito rivolto quindi a microimprese in fase d’avvio o già costituite, a elevato rischio finanziario e con oggettive difficoltà di accesso al credito.

Microcredito Abruzzo: Abi annuncia adesione al progetto

 L’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha annunciato in data odierna, giovedì 22 luglio 2010, d’essere scesa ufficialmente in campo a sostegno della popolazione abruzzese colpita tal terremoto attraverso l’adesione al progetto “Microcredito Abruzzo” che, grazie ad un Fondo di garanzia pari a ben 4,5 milioni di euro, permetterà di erogare credito agevolato per un controvalore complessivo pari all’incirca a 53 milioni di euro. L’iniziativa, nello specifico, rientra nell’ambito delle iniziative a favore ed a sostegno della clientela retail abruzzese a seguito di un progetto che l’Associazione Bancaria Italiana ha studiato insieme al Consorzio Etimos, alla Caritas ed alla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo della Regione Abruzzo e della Regione Molise.

Toscana: fondo di microcredito per nuove imprese

 La Regione Toscana pone attenzione sulle nuove piccole imprese: sarà creato un nuovo Fondo, con finalità di sostegno all’occupazione, che dovrebbe coinvolgere anche la Camera di Commercio, le banche, gli enti locali e previdenziali ed i privati. Lo conferma l’onorevole Riccardo Nencini, l’Assessore al Bilancio ed alle Finanze della Regione Toscana. Nello specifico saranno erogati microcrediti sia ai giovani, con età compresa fra i 20 ed i 35 anni, che desiderino iniziare un’attività economica, sia a coloro che hanno perso il posto di lavoro, a causa della crisi, o comuqnue a tutti coloro con difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. In Italia la disoccupazione continua a crescere. I dati diffusi dall’Istat rilevano un tasso di disoccupazione nel primo trimestre del 2010 al 9,1 per cento dal 7,9 dello stesso periodo del 2009. Siamo al livello più alto dal primo trimestre del 2005. Le previsioni degli analisti parlano di un ulteriore aumento, dopo i 528mila posti di lavoro già persi a fine 2009 in due anni di crisi economica.

Microcredito: nuove idee e progetti in Toscana

 In Toscana, al fine di agevolare la creazione di cooperative e di nuove piccole imprese, si punta a creare un nuovo Fondo, con finalità etiche e di sostegno all’occupazione, che possa coinvolgere le Camere di Commercio, le banche, la Regione, Fidi Toscana, i Confidi, gli enti locali, gli enti previdenziali ed anche altri soggetti privati. E’ questa, in estrema sintesi, l’idea che ha lanciato l’on. Riccardo Nencini, Assessore al Bilancio ed alle Finanze della Regione Toscana, al fine di dar vita ad un nuovo Fondo per il microcredito in grado di venire incontro ai giovani di età compresa tra i 20 ed i 35 anni, che vogliono mettersi in proprio, ma anche a chi è meno giovane e, contestualmente, a causa della crisi ha perso il posto di lavoro oppure ha difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Si tratterebbe in sostanza di attivare un nuovo Fondo per il microcredito da affiancare a “Smoat“, il Sistema per il microcredito orientato assistito toscano che nella Regione è attivo dal 2006, e che funziona come uno sportello di fidi.

Microcredito per piccole nuove imprese: in Toscana c’è Smoat

 Il microcredito non è una formula che funziona solo per le famiglie dove magari a causa della crisi è stato perso l’unico reddito, ovverosia l’unica fonte di entrate, ma anche per la creazione di nuovi posti di lavoro, ed in particolare di imprese, piccole e piccolissime. La formula del microcredito alle PMI funziona eccome in Toscana grazie a “Smoat“, Sistema microcredito orientato assistito toscano, una formula di accesso al credito che, grazie ad un apposito accordo stipulato con le banche aderenti, permette di ottenere non solo un credito fino a 15 mila euro, ma anche consulenza e tutoraggio per la fase di start up e per inserirsi sul mercato in maniera sostenibile offrendo beni e servizi. Smoat, nato dalla collaborazione tra Fidi Toscana e la Regione, ha dato vita a quasi mille nuove imprese, 960 per l’esattezza, che sono riuscite a far fronte alla crisi, e che si sono adattate al quadro critico ed al mutato scenario macroeconomico e congiunturale mettendo tanta creatività e tanta originalità.