Da qualche mese nel Comune di Tradate, Provincia di Varese, è attiva una misura finalizzata e pensata per erogare in un modo nuovo i servizi sociali; l’agevolazione, nello specifico, consiste nel microcredito grazie ad un accordo che l’Amministrazione comunale ha siglato con la Fondazione Comunitaria del Varesotto. L’intesa, nello specifico, garantisce l’accesso al credito, con la formula dei microprestiti, a favore delle fasce più deboli della popolazione che spesso non hanno credenziali e merito creditizio sufficiente per poter stipulare un finanziamento attraverso il canale bancario. Con il microcredito nel Comune di Tradate si possono chiedere, senza spese di istruttoria, e senza interessi, dai mille ai tremila euro con rimborso in piccole rate mensili fino a trentasei mesi a fronte di una finalità consistente in un bisogno primario, e con il contraente che, comunque, deve avere una qualche fonte di reddito in grado di poter permettere il saldo mensile delle rate del prestito.
Microcredito
Finanziamenti Roma, per il bebè sono a tassi agevolati
A Roma per le famiglie numerose con bambini piccoli c’è la possibilità di accedere al microcredito, ed in particolare alla possibilità di ottenere un piccolo prestito per un importo pari a duemila euro con la formula del tasso agevolato. A darne notizia è il Comune di Roma nel precisare che l’iniziativa del microcredito nella Capitale per i neonati è una novità 2010 per quel che riguarda la “Carta Bimbo“, una card gratuita ideata dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Capitale; la card, nello specifico, permette alle neomamme di poter fruire di tutta una serie di sconti ed agevolazioni per quel che riguarda la crescita del proprio figlio. In particolare, al microcredito, senza alcun requisito richiesto ai fini dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee), possono accedere anche quelle famiglie che hanno avuto dopo la data dell’1 gennaio del 2009 il quarto figlio ed oltre.
Microcredito agevolato nella Regione Toscana
E’ partito oggi, 1 marzo 2010, nella Regione Toscana, un importante progetto di accesso al credito finalizzato a sostenere a livello finanziario le famiglie che sono in difficoltà; l’Amministrazione regionale, infatti, avvalendosi della collaborazione delle Misericordie, Arci, Fondazione Antiusura, Anpas e Caritas, ha avviato un progetto di microcredito agevolato al fine di poter concedere piccoli prestiti a tasso agevolato e rimborsabili in piccole rate fino a durate pari a ben cinque anni. Al fine di individuare le famiglie in difficoltà sul territorio regionale, che non riescono più a far quadrare il proprio bilancio, ci sono ben 85 Centri di Ascolto ai quali ci si potrà rivolgere. L’intervento della Regione, tra l’altro, consiste nell’offrire alle banche la garanzia gratuita sui prestiti, per una quota fino all’80% dell’importo erogato, al fine di concedere credito per massimi 4.000 euro ad un tasso medio agevolato e pari all’incirca al 4/5% in modo da poter pagare mensilmente, con un piano di ammortamento fino a cinque anni, una rata pari all’incirca a 70/80 euro.
Microcredito: Borsa di studio Abi per giovani ricercatori
Scadono alla fine del corrente mese i termini di partecipazione ad una borsa di studio da quattromila euro istituita dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, per i giovani ricercatori in ambito economico e finanziario. Trattasi nello specifico, di una borsa di studio sul microcredito nell’ambito del progetto ‘Microcredito Italia’ messo a punto per quei giovani ricercatori che risultano essere già impegnati in uno strumento importante sotto tanti aspetti come il microcredito. Per poter partecipare all’assegnazione della borsa di studio, il giovane ricercatore, oltre ad avere un’età non superiore ai trenta anni, deve essere altresì laureato in discipline economiche e finanziarie; una volta presentata la domanda di partecipazione al Bando, entro e non oltre la data di mercoledì 30 settembre 2009, nei trenta giorni successivi una commissione di esperti appositamente costituita provvederà a deliberare l’assegnazione della borsa di studio al progetto di ricerca che sarà giudicato migliore nell’ambito della definizione, attraverso lo strumento del microcredito, di un sistema che sia in termini economici sostenibile.
Microcredito vs. Megabolla: chi la spunterà?
È singolare constatare come una crisi drammatica, quale è quella che abbiamo vissuto e stiamo ancora pagando, sia stata generata da qualcosa di apparentemente innocuo ed affascinante come è… Una “bolla”. Così si chiama infatti, in economia, il risultato di una forte speculazione. C’è da dire che l’immagine rende l’idea: un “fattore” soffia forte, la costruzione diventa sempre più grande e più bella, ma infine si rivela fittizia ed esplode rivelando la propria natura effimera. È stato così con la bolla (che qualcuno preferì non far esplodere) dell’edilizia in America; è stato così con la – successiva, forse anche conseguente – bolla finanziaria scoppiata negli ultimi mesi del 2008. Ebbene, anche se la parte più virulenta della crisi sembra alle spalle, pare che la bolla finanziaria non intenda smettere di far sentire i propri effetti. E stia per “contagiare” il microcredito.
Non-solo-microcredito: ecco le microassicurazioni per i contadini
A chi pensava che il microcredito, formula di finanziamento che è valsa al suo inventore Muhammad Yunus l’investitura del Premio Nobel 2006, fosse “l’idea delle idee” e per il lancio dell’economia nei Paesi in via di sviluppo e per la prosperità degli istituti di credito che lo concedono, ecco giungere la smentita: non esiste solo il microcredito; nascono oggi le microassicurazioni. Il denominatore comune resta il destinatario dell’offerta: gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo. L’idea è della compagnia Swiss Re, che in partenariato con la ONG Oxfam ed i ricercatori della Columbia University ha progettato l’impalcatura del prodotto.
Aiuti alle imprese: le agevolazioni sui prestiti offerte dal Credito Cooperativo
Negli ultimi dodici mesi, in Italia, il sistema bancario non è stato di certo di manica larga con le imprese nella concessione del credito; pur tuttavia, rispetto ai grandi “big nazionali”, gli istituti di credito maggiormente radicati sul territorio sono stati più attenti ma anche più pronti a prestare denaro ad imprese in difficoltà temporanea a causa del calo di commesse legato alla crisi o alla riscossione in ritardo di crediti verso clienti. In buona luce, in tal senso, si è messo il sistema delle banche di credito cooperativo e delle casse rurali, e non a caso nei giorni scorsi è stata messa a punto, nella Regione Friuli Venezia Giulia, un’intesa tra le Associazioni di Categoria, dalla Confesercenti alla Confindustria passando per l’Api e la Confcommercio, la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo ed i Confidi Friuli per venire incontro alle esigenze di flessibilità finanziaria delle imprese, in particolare quelle medie e piccole.
Social lending: il Ministero mette Zopa in stand-by
Brutte notizie in Italia per il “social lending“, il mercato dei prestiti tra privati che, grazie al fatto che viene “scavalcato” il canale bancario, permette di contrarre prestiti a tassi più bassi, mentre i privati che prestano i soldi possono incassare dei rendimenti interessanti con un rischio di insolvenza che si riduce grazie al fatto che viene “spalmato” su più richiedenti. Zopa.it, uno dei pionieri del “social lending”, ha infatti reso noto d’aver ricevuto venerdì scorso, 10 luglio 2009, una notifica da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze in virtù della quale, su richiesta della Banca d’Italia, la società di social lending viene cancellata dall’elenco degli intermediari finanziari. Di riflesso, Zopa.it ha annunciato d’aver sospeso sia le attività finalizzate all’ingresso di nuovi soggetti prestatori, sia all’erogazione di nuovi prestiti. In accordo con quanto di legge nella home page sul sito di Zopa.it, la società ha erogato prestiti per complessivi 7,15 milioni di euro. E adesso, cosa succede?
Aiuti alle famiglie: bonus bollette e piccoli prestiti in Provincia di Pesaro e Urbino
Anche la Provincia di Pesaro e Urbino scende in campo a sostegno della popolazione residente, ed in particolare delle famiglie in difficoltà, annunciando la stipula di due protocolli d’intesa con Enti, Società e Sindacati, che permetteranno di aiutare i nuclei familiari con agevolazioni sia nell’accesso al credito attraverso la concessione di micro-prestiti, sia con sconti sulle bollette relative al servizio idrico ed alla tassa rifiuti. Le domande potranno essere inoltrate dai lavoratori e dalle famiglie, che rispettano i requisiti richiesti, a partire dal prossimo 15 giugno 2009. Lo sconto sulle bollette, grazie ad un fondo pari a ben 240 mila euro, è destinato ai lavoratori che, dallo scorso 1 gennaio 2009, sono stati sospesi dal lavoro o sono in cassa integrazione; nel beneficio rientrano anche i lavoratori precari, ovverosia i lavoratori con un contratto co.co.pro. e co.co.co. che non è stato rinnovato.
Il microcredito di Yunus “spopola” nella zona del Queens
Grameen in bengalese significa contadino. E non a caso la scelta di questo nome per una delle banche più famose al mondo. La Grameen bank è quindi una banca rurale che concede prestiti e supporto organizzativo ai più poveri, altrimenti esclusi dal sistema di credito tradizionale. L’operato dell’istituto non può certo definirsi ristretto: fino a oggi la banca ha concesso prestiti a più di 2 milioni di persone, conta 1.048 filiali ed è presente in 35.000 villaggi e in diverse città nel mondo.
In America, la capitale del capitalismo (e passateci il gioco di parole), New York la banca dei poveri ha iniziato il suo cammino: lo scorso anno la prima filiale americana della sua Grameen Bank ha prestato 1,5 milioni di dollari complessivi, hanno usufruito soprattutto le donne con progetti di piccole attività nel quartiere del Queens, zona notoriamente malfamata ma a pochi chilometri dai grattacieli illuminati di Manhattan.
Prestiti famiglie: microcredito di fiducia per quelle in difficoltà
In Sicilia, per venire incontro alle famiglie in difficoltà, ma anche per rafforzare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, la Provincia di Ragusa ha annunciato il lancio di un’iniziativa molto interessante ed innovativa sul versante dell’accesso al credito. Per le famiglie della provincia di Ragusa, grazie ad un plafond di poco superiore al milione di euro, c’è infatti la possibilità di accedere al “microcredito di fiducia“, un prestito agevolato a tassi irrisori e con la possibilità, tra l’altro, di non pagare interessi di mora sul prestito nel caso in cui la rata venga pagata con un ritardo non superiore ai 20 giorni. Nel dettaglio, le famiglie possono richiedere un prestito di 3.000 euro restituibile fino ad un massimo di 36 mesi ad un tasso di interesse a carico della famiglia di appena lo 0,50%, mentre, in accordo con un’intesa siglata tra la Provincia e la Banca Agricola Popolare di Ragusa (BAPR), la quota restante di interessi è a carico della Provincia stessa.
Yunus tratta con Profumo (UniCredit) e Passera (Intesa): Grameen Bank sbarca (sbanca?) in Italia
Crisi? Certo, ormai è sempre più evidente: contrazione dei consumi ed aumento della disoccupazione, o del ricorso alla cassa integrazione, sono lì a dimostrarlo. Risposte? Molte, ma in molti casi solo abbozzate: le divisioni sono più sfumate rispetto a quanto fossero quelle di una volta, dacché esiste la consapevolezza di un’emergenza; ma persistono, e rallentano le prese di posizione. Speranze? Tante, eppure timide. Da qualche giorno, però, in Italia c’è una speranza in più: quella che ha il volto mite, l’abito semplice eppure elegante ed il sorriso rassicurante dell’economista bengalese Mahammad Yunus, premio Nobel per la Pace a conferma della bontà del suo sistema di microcredito.