Come più volte abbiamo riportato sulle pagine del nostro sito, la situazione economica globale non ha certo favorito l’erogazione di prestiti e mutui da parte delle banche italiane. Le famiglie, che riescono ad arrivare a fine mese con non poche difficoltà di bilancio, stanno preferendo evitare nuovi indebitamenti e, quando riescono ad accedere a un credito, lo fanno a fronte di elevati tassi d’interesse richiesti dai creditori, difficilmente sopportabili da lavoratori dipendenti o pensionati.
Stando a quanto comunicato gli ultimi dati ufficiali, la domanda di nuovi prestiti, infatti, nel corso dell’anno precedente, ha subito un calo netto del 4,7% rispetto al 2010, a causa della preoccupazione e dell’incertezza regnante nelle sfere economiche familiari, che hanno contribuito a elevare tale dato negativo, insieme a quanto applicato dalle banche, che hanno sensibilmente diminuito l’offerta creditizia, considerati gli elevati rischi di morosità dei debitori.