Mentre in generale in Europa, sui mercati, soffiano venti di preoccupazione per le manovre che vengono eseguite al confine tra Russia e Ucraina e l’economia risente di queste tensioni, l’Italia incassa un risultato positivo sul fronte internazionale grazie alla promozione avuta da Fitch sul proprio rating.
rating Italia
Tassi BoT annuali sopra l’1% dopo downgrade S&P
Tornano a salire i tassi sui titoli di stato italiani, dopo che l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di abbassare il giudizio sul merito di credito dell’Italia portandolo appena due livelli sopra il giudizio “junk”, ovvero “spazzatura” (o non investment grade). Ieri l’asta dei BoT annuali ha confermato il trend di crescita sulla curva dei rendimenti italiani. I tassi sui BoT a 12 mesi salgono così sopra la soglia psicologica dell’1%, toccando 1,078%. Nell’asta di giugno scorso i tassi sui BoT annuali erano pari allo 0,962%.
Banche e Basilea III, gli Istituti di credito italiani sono pronti
In Italia il sistema bancario è pronto sia a rispettare, sia a adeguarsi alla nuova regolamentazione di Basilea III. A dichiararlo nei giorni scorsi è stato Giovanni Sabatini, Direttore generale dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in concomitanza con “Basilea3–dopo Seul”, un incontro promosso dall’Associazione nel corso del quale è stato fatto il punto sia sull’evoluzione del quadro normativo, sia sui nuovi requisiti patrimoniali che gli standard di Basilea richiedono agli Istituti di credito; nel corso dell’incontro, inoltre, sono state analizzate, sempre in merito ai nuovi criteri, le ricadute sull’economia, i relativi criteri di applicazione su scala mondiale, nonché le conseguenti modifiche allo scenario regolamentare. Nello stesso tempo il Direttore dell’ABI ha comunque colto l’occasione per sottolineare come, a fronte della condivisione dell’obiettivo della stabilità con Basilea III, si debba andare a limitare l’impatto sulla crescita delle nuove misure in modo tale che si possa rimanere, nel sostegno all’economia nazionale, vicini alle imprese ed alle famiglie.
Basilea III e accesso al credito, situazione kafkiana
Per quel che riguarda i vincoli, più stringenti, imposti da Basilea III, la situazione è kafkiana. A dichiararlo nei giorni scorsi è stato Andrea Gibelli, Assessore all’Industria, all’artigianato e all’edilizia, nonché vicepresidente della Regione Lombardia. Questo perché da un lato con le nuove regole di Basilea III viene chiesto in sede comunitaria da parte degli Istituti di credito un maggiore controllo sui bilanci delle aziende cui deve essere concesso il credito; dall’altro lato, invece, è proprio l’Europa che allo stesso modo, in maniera palesemente contraddittoria, chiede alle banche di fare il loro mestiere, ovverosia concedere credito attraverso mutui, finanziamenti, leasing e prestiti alle piccole e medie imprese per sostenere l’occupazione, la crescita e lo sviluppo. Il vicepresidente Gibelli, intervenuto a Lecco ad un convegno dal titolo “Basilea III. Quale credito per le piccole imprese“, che è stato organizzato dalla CNA, ha di conseguenza posto l’accento sul fatto che “Lo Stato chiede due cose diverse e opposte a monte e a valle sull’accessibilità al credito“.
S&P conferma: Rating Italia è A+, purché si eviti la crisi politica
Non proprio una questione di prestiti personali o mutui, e neppure di assicurazioni andremo a trattare. Eppure siamo sicuri che la notizia che stiamo per darvi vi possa interessare, oltre ad essere inevitabilmente ed evidentemente connessa ai vostri investimenti ed alla loro bontà. Standard & Poor’s ha confermato martedì il rating a lungo termine A+ e quello a breve termine A-1+ del debito sovrano della Repubblica Italiana. Questo significa che l’outlook è rimasto stabile. S&P conferma inoltre il rating AAA per il rischio di convertibilità e trasferibilità fondi. I rating della Repubblica Italiana riflettono l’opinione di S&P in merito ad un’economia “relativamente prosperosa e diversificata”.