Mutuo BancoPosta, il mutuo pensato per te

Mutuo BancoPosta è il finanziamento offerto da Poste Italiane per comprare, ristrutturare la tua casa o sostituire il tuo vecchio mutuo.
Può essere richiesto dai cittadini italiani e stranieri residenti in Italia ed è accessibile a tutte le tipologie di lavoratori: a tempo indeterminato, determinato e autonomi.

Scegli il mutuo più adatto alle tue esigenze.

Mutuo a Tasso Fisso– La certezza di pagare sempre la stessa rata per tutta la durata del finanziamento.
Mutuo a Tasso Variabile– La possibilità di sfruttare le opportunità di una rata che varia in base all’andamento del mercato dei capitali.

Banca Credem: può essere conveniente un mutuo a tasso variabile?

 Acquistare la casa. Ecco uno dei problemi più importanti che si pongono le giovani coppie in procinto di matrimonio. Situazione resa ancor più difficile dall’attuale situazione dei mutui in Italia, i costi delle abitazioni e gli stipendi che non sono mai abbastanza. Unico punto a favore è che ormai le offerte di mutui sono talmente tante che si ha solo l’imbarazzo della scelta, anzi, in taluni casi si rischia proprio di essere quasi frastornati dalla marea di mutui in circolazione e non riuscire più a scegliere.

La maggior parte della gente convinta che il mutuo a tasso fisso rappresenti un porto sicuro, lo preferisce al tasso variabile, certo di non perderci. Non è proprio così. Continuiamo a ripetere che un mutuo a tasso fisso è comunque sicuro: il tasso rimarrà quello per tuttta la durata di rimborso del prestito, tuttavia non possiamo affermare con certezza che sia la scelta più conveniente.

Taglio dei tassi Bce: buone notizie per i mutui a tasso variabile

 La crisi economica sembra non frenare ed i provvedimenti finora adottati in Europa per contrastarla appaiono vani. I canali del credito soffrono a causa dell’eccessivo indebitamento degli intermediari e di alcuni settori dell’economia reale.

Le difficoltà di imprese e famiglie si propagano, domanda e produzione rallentano: Se diminuiscono i consumi allora ecco che si riducono anche i prezzi: inflazione in picchiata in Eurolandia, dove nel mese di novembre, secondo le stime provvisorie di Eurostat, è scesa al 2,1%, contro il 3,2% di ottobre, tornando al livello del settembre 2007. Inizia quindi un periodo di deflazione dovuto al drastico calo dei consumi. Sempre più probabile, pertanto, un ulteriore taglio dei tassi da parte della Bce il 4 dicembre.

Mutuo opzionale o modulare: conviene?

 Sempre la solita indecisione: scegliere un mutuo a tasso fisso o variabile? Con i mutui a tasso fisso, il tasso d’interesse rimane invariato per tutta la durata del mutuo, anche nel caso in cui insorgano cambiamenti nei mercati finanziari e monetari. Rimarrà immutato, per tutta la durata del mutuo il valore di ciascuna delle rate che si dovrà pagare e la durata complessiva del prestito.

Nel caso di mutui a tasso variabile l’ammontare degli interessi dipende dall’andamento di un indice di riferimento legato al costo del denaro. Se i tassi sono in salita la rata aumenta, se sono in discesa anche le rate si alleggeriscono.

Quale conviene? Non è facile pronosticare l’andamento dei mercati finanziari, tuttavia quando è possibile ottenere mutui ad un tasso fisso vicino al 5% di certo questa è una buona motivazione per sottoscriverne uno di quel tipo. A questo livello lo spazio di possibile risparmio con il ricorso al tasso variabile si assottiglia, mentre i rischi di innalzamento sono tutti presenti. Se invece il tasso fisso eccede il 5%,  diventa interessante il mutuo a tasso variabile.

Convenzione ABI – MEF: stabilizzazione rate mutuo

 Dopo la crisi che tocca i mercati, ciò che si teme in questi casi è la volatilità dei tassi e quindi la scarsa convenienza a pagare le rate di un mutuo a tasso variabile. Le rate schizzano, ma esiste un modo per stabilizzarle: tramite la Convenzione ABI – MEF (Legge Tremonti). Sottoscritta dall’ABI e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) in ottemperanza al Decreto Legge n. 93 del 27 maggio 2008, ha come obiettivo quello di fornire alla clientela uno strumento certo per ridurre e stabilizzare le rate dei mutui a tasso variabile. La Convenzione è aperta all’adesione delle banche e degli intermediari finanziari ex art. 106 TUB.

Gli intestatari di mutui a tasso variabile e a rata variabile, stipulati o accollati prima del 29 maggio 2008 e destinati all’acquisto, costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale, possono difatti rinegoziare il mutuo riducendo la rata ad un livello pari a quello antecedente ai recenti rialzi dei tassi e mantenendola costante nel tempo. Ciò però non significa che la banca rinuncerà ai propri guadagni ma semplicemente, occorre chiarire, essa rimanderà alla fine del piano di ammortamento del mutuo il pagamento della differenza tra l’importo della rata dovuta (secondo il piano di ammortamento originariamente previsto) e l’importo della rata risultante dalla rinegoziazione.