La Flat-tax sta portando gli italiani ad aprire le partite Iva. Non più per lavorare perché obbligati dalle aziende che volevano evitare le assunzioni, come successo in passato. Ma per risparmiare sul fisco, come “persone fisiche”. La Flat-tax infatti, agevola questa categoria.
La situazione
La legge di Bilancio ha esteso l’aliquota minima in tutti i settori, fino a 65mila euro di ricavi. Ora l’aliquota è del 15%, ma nel 2020 si passerà anche all’aliquota del 20% per i ricavi fra 65 mila e 100 mila euro.
Questo ha portato tanti ad aprire le partite Iva anche là dove non era necessario. Il calcolo del risparmio parla di circa 5.300 euro di tasse in meno (16,9%) sul reddito. Inoltre si è esclusi dal regime Iva e si possono chiedere degli sconti sui contributi.
Così i liberi professionisti inclusi in questo regime sono passati dal 19 al 36%, e per l’anno prossimo si prevede diverranno il 44%.
In numeri concreti, sono 196.060 le nuove partite Iva, con 104.456 persone fisiche passate in regime forfetario. Quindi più della metà delle nuove partite Iva hanno usufruito dell’aliquota minima.
In totale, il 77% delle nuove partite Iva è costituito da “persone fisiche”, mentre il 18,5% è costituito da società di capitali. Solo il 3,5% è costituito da società di persone.