L’espansione monetaria e del credito continua a decelerare – ha affermato all’Europarlamento, il presidente della Bce Jean Claude Trichet -. La ripresa nei prestiti alle imprese è in ritardo e penso che resterà debole nelle prossime settimane. È per contrastare questo scenario che il consiglio dei Governatori considera appropriato l’attuale livello dei tassi.
Sembra quindi che non ci siano intenzioni di ridurre ulteriormente i tassi di interesse, notizia non certo entusiasmante per chi ha sottoscritto mutui a tasso variabile.
Noi continuiamo a ripetere alle banche che quello che stiamo facendo non lo facciamo per i loro grandi occhi, ma perché possano svolgere il loro mestiere – ha continuato Trichet – osservando come fino ad ora solo il 55% del capitale messo da parte dai governi per le ricapitalizzazioni è stato utilizzato. Per Francoforte ulteriori sviluppi deboli nei prestiti alle imprese nei prossimi mesi appaiono probabili, ma il problema é la domanda, molto meno dinamica rispetto a prima. Tuttavia il 77% delle richieste di finanziamento è stato accolto, quindi l’erogazione del credito tutto sommato funziona bene.
Trichet quindi rimane positivo ma lascia spazio anche all’imprevedibilità: sottolinea l’importanza di prepararsi, di non farsi cogliere di sorpresa quando arriverà il momento giusto e di avere in riserva delle strategie d’uscita da attuare quando arriverà il momento opportuno.
Significa – conclude Trichet – in particolare che se riteniamo che le misure straordinarie scatenano rischi per la stabilità dei prezzi, le ritireremo.
Infine é di poche ore la notizia che, dopo una lunghissima serie di ribassi, il tasso di riferimento con cui in Italia vengono indicizzati i mutui variabili, l’Euribor a 3 mesi, ha ripreso a salire. Il rialzo è stato di lieve entità: si è passati dallo 0,739% di lunedì allo 0,75% del fixing di ieri.
I tassi sono ancora bassi ed é il momento opportuno per sottoscrivere un mutuo: è quanto emerge da una elaborazione basata sulle offerte di mutuo disponibili sul sito Mutuionline e sui dati di fine luglio del sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari (Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari).