Il finanziamento delle imprese è a livelli molto bassi nel nostro Paese, a causa delle forme di garanzia richieste spesso troppo restirttive
In Italia la crisi economica ha piegato molte imprese, anche quelle che sembravano le più solide, hanno dovuto capitolare di fronte alla mancanza di liquidità ed alla difficoltà enorme nell’ottenere un finanziamento da parte dell’istituto bancario di fiducia. Una caccia al finanziamento per permettere alle aziende di piccola media entità di sopravvivere.
A rimarcare questa condizione è stata proprio la Banca Centrale Europea che ha lanciato una pesante accusa verso il sistema creditizio del nostro Paese, che purtroppo allo stato effettivo delle cose, blocca di fatto le aspirazioni seppur modeste di un’uscita dalla crisi economica che tutti stanno aspettando.
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L’Eurotower in pratica ha rimproverato non solo il sistema italiano ma anche quello di altri Paesi membri dove richiedere un finanziamento è un’impresa non da poco. Quotidianamente si contano moltissimi imprenditori privati che a fronte delle già gravi difficoltà lavorative, si trovano costretti a rinunciare a proseguire la loro attività a causa della mancanza di liquidità ed alla difficoltà estrema non solo nel richiedere un finanziamento ma anche ad ottenerlo da parte della istituto di credito nel quale si ha il conto corrente. A metterlo in evidenza è stato proprio l’euro consigliere della Banca Centrale Europea Yves Mersch, che critica: “ ci sono imprese che sono costrette a chiudere non perché mancano di un modello di businnes, ma perché avevano la loro base nel posto sbagliato e non potevano avere accesso ai finanziamenti”.
Il gap tra le imprese che mostrano più sofferenze e quelle che invece hanno i conti a posto è ancora troppo ingente e la parte che presenta maggiori problematiche, manco a dirlo si trova proprio tra il primo gruppo, anche se negli ultimi tempi sembra che ci sia un leggero miglioramento e la situazione stia volgendo verso una diminuzione delle aziende in sofferenza.