La cavalleria è morta, l’onestà non è mai esistita… Decisamente troppo facile lamentarsi generalizzando, con il rischio di tralasciare situazioni in cui, ad esempio – riferendoci ai casi d’esordio, – la cavalleria anzi esiste ancora, eccome, così come i ragazzi che aprono la porta della loro signorina quando la accompagnano ad un appuntamento galante; oppure l’onestà è motivo di vanto per chi ce l’ha e prova a farne la bandiera, la cifra significativa del proprio operare. In questo secondo caso, chiedere per conferma alla Banca di Credito Cooperativo di Sala di Cesenatico, una delle innumerevoli “filiazioni” della BCC sul territorio.
È successo infatti, così come accade anche in altre occasioni, che alcuni titolari di conto corrente e contestuale carta di credito si siano scoperti vittime di una truffa telematica come quelle di cui si sente raccontare, anche attraverso le pagine di questo blog, e a causa delle quali il saldo disponibile sulla carta magnetica viene prosciugato da esperti dell’informatica in grado di violare le banche dati e di scovare i codici d’identificazione necessari per far funzionare le carte di credito, naturalmente a loro esclusivo vantaggio. Solo nel cesenate, zona sensibile perché d’estate soggetta al riversarsi massiccio di turisti (quindi area appetibile più di altre per i truffatori), sono centinaia le persone che hanno lamentato di essere state raggirate senza neppure avere il tempo di accorgersi e porre tempestivo rimedio.
Ai 24 tra loro che rappresentano le vittime titolari di conto presso la Bcc di Sala, la banca ha però provveduto ad un riaccredito sostanzialmente immediato (giusto il tempo utile per accertarsi che la violazione era effettivamente avvenuta), anticipando il rimborso Iccrea dell’intera somma. Non un’operazione da poco, visto che la cifra complessiva della frode – avvenuta con prelievi effettuati in Canada, Stati Uniti, Argentina e Thailandia – è di diverse migliaia di euro.
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