L’Italia si dimostra un Paese più sicuro del passato per quanto concerne l’utilizzo delle carte di credito. Stando a quanto affermano gli ultimi dati elaborati dal Ministero dell’Economia, infatti, lo scorso anno le frodi attraverso tali strumenti di pagamento sarebbero state lo 0,019 per cento del totale delle transazioni effettuate, in netto calo rispetto all’anno precedente e – soprattutto – ben inferiore rispetto allo 0,077% della Gran Bretagna, lo 0,065% della Francia e lo 0,043% dell’Australia.
Insomma, come sottolineato dal dipartimento del Tesoro in Italia pagare con bancomat, carte di credito e carte prepagate sta diventando via via più sicuro. Le registrazioni di transazioni non riconosciute sono infatti diminuite a quota 266.966 unità, per un controvalore di quasi 55 milioni di euro, contro le 284.339 registrate nel 2011, per un controvalore di circa 52 milioni di euro. Cifre che – pur rilevanti in termini assoluti – sembrano essere estremamente contenute rispetto a quelle riscontrabili nei principali Paesi europei, dove la situazione è evidentemente peggiore.
A costituire un elemento di maggiore preoccupazione è invece il fenomeno dei pericoli riscontrabili con il pagamento via internet, per il quale si assiste a un’esplosione di diverse tecniche e metodologie ideate per poter truffare gli inconsapevoli titolari di strumenti di pagamento elettronici, e non solo (vedi anche le caratteristiche della carta Impronta One di Webank).
Per quanto concerne ancora le modalità mediante le quali la frode con carte di credito vengono perpetrate, il Rapporto curato dal Ministero dell’Economia non riesce a mostrare grandi novità. Anche nel 2012 vi è infatti una prevalenza della contraffazione (clonazione) rispetto alle altre casistiche; in crescita, ma pur sempre lontano da quanto avviene negli altri Paesi, è invece il fenomeno delle truffe perpetrate mediante il web. Di qui, la naturale conseguenza che, probabilmente, il numero delle frodi italiane è relativamente limitato proprio poiché è ancora poco convinto l’utilizzo delle carte di credito sulla rete.