Ufficiale: Unicredit esce da Generali

L’avevamo detto qualche tempo fa. In Unicredit qualcosa si stava per muovere. Ora l’ufficialità: ha ceduto l’intero pacchetto di partecipazioni Generali in suo possesso, pari al 2,84% del totale del capitale del Leone. La vendita è andata in porto al prezzo di 18 euro per azione, di poco inferiore al prezzo con cui il titolo assicurativo ha aperto la seduta (18,01), per un controvalore complessivo di 796 milioni di euro. L’intera operazione riguarda pertanto un blocco di più di 44 milioni di azioni Generali. Di queste, 35 milioni (il 2,26% del capitale Generali, per un controvalore di circa 635 milioni) sono finite nelle mani di Effetti, newco partecipata dalla fondazione Crt di Comba e Palenzona e dalla holding veneta Ferak. Quest’ultima già deteneva l’1,7% di Generali. L’acquisto da parte di Effetti è stato finanziato con un maxiprestito da 300 milioni di euro. Si tratta comunque di un atto dovuto: l’Antitrust aveva dato tempo fino a giugno a Unicredit per liquidare la propria posizione in Generali. Aspettare ulteriormente avrebbe significato spuntare un prezzo ancora più basso di 18 euro. L’operazione si è conclusa per la banca diretta da Alessandro Profumo con una minusvalenza di 67 milioni, in forza dei 19,5 euro a cui erano stati acquistati originariamente i titoli. I giornali sull’affare hanno fornito cifre non sempre concordanti. Ma, si sa, per aspettare la reale situazione bisogna aspettare la chiusura del quarter finanziario. Il momento, cioè, in cui – in teoria – non si può più mentire. Il momento in cui si deve pubblicare tutto. Se il consenso delle più autorevoli testate finanziarie (Financial Times, Wall Street Journal, Reuters, Ap), cui si univano Repubblica e Corriere, è stato su una cessione complessiva da 796 milioni di euro (con 67 di perdita in conto capitale), il Sole 24 Ore ha parlato di un controvalore pari a 635 milioni, intendendo evidentemente la sola transazione Effetti-Unicredit e tralasciando il rimanente 0,78% del pacchetto Generali venduto sul mercato.