Se ci avete seguiti nei post precedenti, già sapete che non abbiamo una grandissima opinione delle carte revolving. Se – invece – non sapete neppure cosa sono questi strumenti, peraltro finiti nel mirino della Banca d’Italia da circa un anno, seguite un attimo questo riassunto che proviamo a fare. Quando si parla di carta revolving, in sostanza, si sta parlando di un prodotto che funziona come un piccolo finanziamento: c’è un plafond precaricato dall’istituto erogante, e nel momento in cui il risparmiatore dovesse andare ad attingere da questo silos romperebbe una – metaforica – fialetta dalla quale avrebbe il via una reazione che lo porterebbe a dover rimborsare ratealmente il denaro ottenuto in prestito, naturalmente con l’applicazione di interessi che generalmente sono nell’ordine del 10-18% (forbice ampia, ma il mercato è variegato…)
Ecco; UniCreditCard Extra ha due linee di credito: una è standard, collegata al circuito MasterCard o Visa, e permette di rimborsare quello che si è speso con rate da 50 euro fino all’esaurimento del rimborso; un’altra è aggiuntiva e funziona come un piccolo prestito, fino a 3mila euro: è questa la vera opzione revolving, attivabile anche successivamente all’acquisto della carta e per la quale il vostro rimborso avverrà con rate di entità predefinita e costante, così da consentirvi di pianificare al meglio le vostre uscite mensili.
UniCreditCard Extra offre la possibilità di effettuare acquisti ovunque, in Italia così come all’estero e su internet; il prodotto è vostro dietro il pagamento di un costo fisso di 30 euro l’anno, che però Unicredit si impegna ad azzerare nel caso in cui la utilizziate per almeno 1.000 euro di spesa in un anno. Un fatto, questo, che potrebbe anche essere facile visto che UniCreditCard Extra offre la possibilità di ottenere anticipi di contante, pagare i pedaggi autostradali e persino domiciliare le utenze domestiche (acqua, luce, gas, telefono e tv). L’invito, come sempre, è ad approfondire le caratteristiche dell’offerta recandovi in filiale.