Estate significa, particolarmente per noi italiani, voglia di mare. Vero, la stagione del gran caldo e del sole a tutte le ore del giorno è ancora di là da venire: manca più di un mese al solstizio… Però, per tutti coloro i quali vogliano (e possano permettersi il lusso di) andare in vacanza, magari per “sgranchire le gambe” alla barca di famiglia (beati loro…), sarà bene cominciare a pensare alle condizioni da soddisfare necessariamente prima di metterla in moto, o darle vento. Il carburante – specialmente quello “naturale” – lo si trova sul posto e non potrebbe essere altrimenti. Non così la polizza d’assicurazione; forse, infatti, questa è meglio cercarsela quando ancora si è seduti davanti al computer di casa…
È così che potrebbe capitare di imbattervi in Permare, polizza di assicurazione Zurich sulle unità da diporto. Essa copre, come leggiamo nel sito del gruppo svizzero, “l’assicurato da eventuali danni che l’imbarcazione può subire durante la navigazione e la giacenza in acqua o a terra”. Il che significa che sarà ancora Zurich a farsi carico dei costi sostenuti in caso vi troviate costretti a chiedere soccorso, o peggio il recupero del mezzo, mentre andate per mare. Zurich ha pensato poi, pur non augurandovelo né augurandoselo, all’eventualità di un naufragio e della conseguente rimozione del relitto imposta dalle autorità competenti: anche in questo caso, paga la compagnia.
La garanzia di copertura è estesa a moltissime componenti dell’imbarcazione: “scafo, apparato motore, impianto elettrico, alberi, manovre fisse e correnti, dotazioni standard di vele, mobilio fisso, provviste ordinarie, dotazioni di sicurezza, altre attrezzature e strumenti per la navigazione”. Ma per quelli che volessero ancora di più, previa scrittura nel contratto di polizza ciascun contraente può arrivare ad assicurare anche “attrezzature, equipaggiamenti e strumenti per la navigazione non previsti da norme di legge e da regolamenti, vele supplementari rispetto a quelle standard, battelli di servizio e/o motori di servizio”. Ovunque nel Mar Mediterraneo e nelle acque interne di tutti i Paesi europei.