Zurich vi dà la Traccia, a Voi il rendimento

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Giugno, tempo di “Matura” per molti ragazzi delle classi quinte superiori (non per tutti, i dati dicono che circa 30mila non sono stati ammessi alle prove finali. Ma non è questo il discorso…). Dicevamo degli esami di maturità. Si comincia con il tema di italiano: tutti ad aspettare la traccia dal Ministero, poi ad aspettare l’ispirazione buona, se non proprio ad aspettare… Che il compagno di banco andato in bagno con il telefonino scarichi (da internet) qualche buona intuizione, da sviluppare poi su carta. Si prende la traccia, insomma, ed attorno ad essa si costruisce un discorso, con la speranza (da noi, l’augurio) che sia redditizio. Una caratteristica, quest’ultima, assolutamente garantita dalla polizza vita Traccia di Zurich.

Come apprendiamo leggendolo dal sito, Traccia “consente di risparmiare in modo comodo e sicuro, affidandosi all’esperienza e alla competenza del gruppo Zurich Italia”. Finisse qui non sarebbe un grandissimo prodotto: tutti ti propongono di risparmiare in modo comodo e sicuro, quale sarebbe la differenza? È presto spiegato: come tutte le polizze vita, infatti, Traccia di Zurich non è finalizzata tanto al fatto di garantire un capitale ai congiunti in caso di premorienza dell’assicurato, bensì è utile per coloro i quali intendessero accantonare periodicamente parte dei propri risparmi con la sicurezza (sottolineeremmo questo termine: sicurezza) di ottenere, alla scadenza del contratto, lo stesso capitale depositato, rivalutato.

Zurich ha battezzato “Traccia” questa polizza vita proprio perché, a differenza di altri prodotti, impegna i contraenti a versare un premio di importo fisso, stabilito in funzione dell’obiettivo finale di accantonamento. La durata dell’investimento va da un minimo di 5 fino ad un massimo di 30 anni, con la possibilità di scegliere tra alcune opzioni la periodicità di pagamento del premio più adatta alle vostre tasche (mensilmente, trimestralmente, annualmente…). Infine, ma non certo meno importante, “Le tasse sui rendimenti saranno addebitate solo alla fine del periodo di accantonamento, e non detratte di anno in anno come avviene per altri strumenti finanziari”. Questa sì che è una bella traccia per la maturità…